La casa di riposo di Rho ha 223 lavoratrici e lavoratori, 207 con contratto Uneba, i restanti con quello delle funzioni locali. Bonfanti (Fp Cgil Milano): “Primo accordo di questo tipo in Lombardia, ammortizza il cambio contrattuale”
22 giu. 2021 – La Fondazione Restelli, casa di riposo nel comune di Rho, ha deciso di portare tutti i dipendenti sotto il contratto Uneba, anche quei 16 dei complessivi 223, ancora sotto il contratto delle funzioni locali. Da qui la necessità, anzi l’obbligo, come prevede lo stesso contratto del terzo settore, di avviare negoziati per verificare se sono possibili accordi che armonizzino la transizione tra i due contratti.
“Il confronto è stato ampio ed è durato quasi un anno. Insieme al nostro funzionario Nicola Cavalieri, abbiamo condotto una trattativa complicata e resa ancora più difficile dalla crisi che la pandemia ha provocato nel settore – afferma Alexandra Bonfanti, segretaria della Fp Cgil Milano -. L’accordo raggiunto, il primo in Lombardia di questo tipo, ammortizza il cambio contrattuale e lo riteniamo un importante passo avanti rispetto alle condizioni previste dal contratto nazionale in caso di azione unilaterale da parte del datore di lavoro. Siamo riusciti, infatti, a contenere al massimo le differenze contrattuali, tutelando le lavoratrici e i lavoratori sul piano economico e normativo”.
Quali sono i punti salienti dell’accordo? “Le lavoratrici e i lavoratori coinvolti mantengono gli stessi livelli retributivi, vedendosi compensare il differenziale con scatti di anzianità e un superminimo non assorbibile. L’orario di lavoro settimanale resta lo stesso (36 ore), mentre viene riconosciuta un’indennità fissa e continuativa per compensare il disagio della turnazione, in aggiunta alle maggiorazioni orarie già spettanti con il contratto Uneba. Il differenziale orario tra i due contratti sarà pagato con un aumento del 36%. Fino al 1° gennaio 2025, rispetto al periodo di comporto per malattia, saranno mantenute per questi dipendenti le regole previste dal contratto delle funzioni locali”.
L’accordo entrerà in vigore dal 1° gennaio 2022.