250 assunzioni e incentivi economici salvano il servizio dalle possibili esternalizzazioni. Dopo lo stop dello scorso anno, dal 13 settembre 7.500 bambini milanesi delle scuole d’infanzia, dei nidi e delle sezioni primavera torneranno in sicurezza al post-scuola.
3 Agosto 2021
MILANO – Ieri il Comune di Milano e le organizzazioni sindacali hanno raggiunto un importante accordo a proposito del servizio pubblico di post-scuola nei servizi all’infanzia. Dopo lo stop dello scorso anno, il doposcuola ripartirà dal 13 settembre prossimo; oltre 7.500 bambini potranno restare a scuola fino alle 18.00. Lo faranno in sicurezza, secondo un protocollo che ha ottenuto il via libera dell’Agenzia di Tutela della Salute (ATS): i bambini di tre sezioni saranno raccolti in grandi “bolle” per limitare i contatti.
L’accordo raggiunto per gestire questa fase straordinaria, evita l’esternalizzazione del servizio e, per garantire le migliori condizioni di sicurezza possibili, per il prossimo anno, prevede l’assunzione di ulteriori 250 educatrici a tempo determinato. Inoltre, l’intesa stabilisce anche un incentivo economico di
450 € mensili per le educatrici che su base volontaria daranno la disponibilità per prolungare il loro orario di lavoro e consentire l’apertura dei servizi fino alle 18.00.
“Si tratta di un buon accordo, ne siamo soddisfatti – commentano Alberto Motta, il nostro segretario generale; Vito Romito, il nostro coordinatore del Comune di Milano, e Patrizia Frisoli, la nostra responsabile del settore educazione del Comune di Milano -, abbiamo evitato l’esternalizzazione del servizio e ottenuto un investimento importante su ulteriori nuove assunzioni. Le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Milano hanno la professionalità per garantire a pieno la qualità di un servizio così importante per la città. Il fatto che l’amministrazione investa sulle loro competenze è, a nostro avviso, il punto qualificante di questa intesa.” I sindacati e il Comune torneranno a confrontarsi periodicamente per valutare l’andamento del contesto pandemico e le misure necessarie per garantire l’applicazione dell’accordo firmato ieri.