FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL della Lombardia: “Scioperiamo e manifestiamo, con i nostri presidi, per il rinnovo del contratto, il rilancio del settore e la qualità delle condizioni di lavoro e dei servizi”
Milano, 3 novembre 2021 – Rotte le trattative per rinnovare il contratto nazionale di lavoro alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi ambientali, pubblici e privati, bloccato da 27 mesi, FP CGIL, FIT CISL, UILTRASPORTI e FIADEL Nazionali hanno proclamato per lunedì 8 novembre 2021 lo sciopero generale del settore, per l’intera giornata e per tutti i turni di lavoro.
Le parti datoriali immaginano un contratto come strumento per operare una flessibilità senza regole dell’organizzazione oraria delle operatrici e degli operatori. Vogliono ridimensionare il sistema delle relazioni industriali, precarizzare i rapporti di lavoro specie per chi è a part/time ed eliminarne il limite massimo aziendale. Per la parte economica del contratto pensano al solo vincolo inflattivo e alle dinamiche del corrispettivo economico del committente all’azienda. Non danno segnali per riconoscere la professionalità dei lavoratori addetti agli impianti.
A questo modello di precarizzazione e sfruttamento diciamo NO!
Mentre rivendichiamo: il contratto nazionale unico e di filiera, con l’estensione del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo; il rafforzamento delle relazioni industriali attraverso un sistema più partecipativo; il miglioramento delle condizioni di lavoro per tutelare la salute delle lavoratrici e dei lavoratori e insieme la garanzia di più sicurezza per tutti; lo sviluppo delle norme sul mercato di lavoro e dei processi di formazione continua; il miglioramento della classificazione del personale; un’evoluzione degli articoli contrattuali relativi ai lavoratori degli impianti; l’esigibilità contrattuale della clausola sociale nei cambi di appalto; un accordo economico che riconosca e valorizzi il lavoro e che sviluppi maggiormente il welfare contrattuale e le varie indennità.
In Lombardia si stanno tenendo in tutti i territori le assemblee in preparazione allo sciopero. L’8 novembre si terranno presidi provinciali.
Queste le sedi e gli orari: Bergamo (Prefettura, via Tasso 8, ore 9-12), Brescia (Prefettura, Piazza Paolo VI 29, ore 9-12), Como (Prefettura, Via A. Volta 50, ore 9-12), Cremona (Linea Gestioni, Via Postumia 102, ore 5-13), Crema (Linea Gestioni, Via Volta 3, ore 5-13), Lecco (Prefettura, Corso Promessi Sposi 36, ore 10.30-12), Lodi (Prefettura, Corso Umberto I 40, ore 9-12), Mantova (Piazza Martiri di Belfiore, ore 9-12); Milano e Ticino Olona (Assolombarda, Via Pantano 9, ore 9-12), Monza Brianza (Municipio, Piazza Trento e Trieste, ore 9-12), Pavia (Prefettura, P.za Guicciardi 1, ore 9-12), Varese (Prefettura, P.za Libertà 1, ore 9-12).
“Abbiamo, come sindacato, tenacemente provato a sviluppare i temi della piattaforma e i bisogni dei lavoratori per sottoscrivere un rinnovo contrattuale di prospettiva, più coerente con l’indispensabile sviluppo industriale delle aziende, ma soprattutto come strumento rinnovato nelle regole e nelle tutele per lavoratrici e lavoratori – dichiarano, per la Lombardia, Davide Viscardi (FP CGIL), Giovanni Faraci (FIT CISL), Grazia Golosi (UILTRASPORTI), Roberto Gennaro (FIADEL) –. Le associazioni datorialisia pubbliche che private, nonostante il senso di responsabilità mostrato dai lavoratori del comparto durante tutta la fase pandemica, in questi mesi hanno mantenuto degli atteggiamenti spesso ondivaghi e con pregiudiziali varie che hanno poco a che vedere con il rinnovo del CCNL, se non la logica di abbattimento del costo del lavoro”.