Il fondo incarichi va distribuito in modo più equo tra incarichi gestionali e professionali. Questa la rivendicazione della categoria varesina insieme alla Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn della Lombardia, impegnate il 26 maggio in una campagna di informazione dentro l’ospedale
24 mag. 2022 – Motori accesi della Fp Cgil Varese e della Fp Cgil Medici e Dirigenti SSN lungo la Asst Sette Laghi. Giovedì 26 maggio dalle 7,30 alle 14,00 (presso la hall ingresso Monoblocco, piano terra vecchio Padiglione Centrale e corridoio), i sindacalisti del quadrato rosso saranno in azione per fare, con volantinaggio, azione di informazione e sensibilizzazione verso gli 868 medici e dirigenti dell’ospedale sugli incarichi dirigenziali.
“Sai cosa si intende per parte fissa e variabile della posizione? Conosci la tua busta paga?” recita il volantino che sarà distribuito nella due giorni.
“Siamo al tavolo di trattative per riuscire a siglare il contratto aziendale. Vogliamo coinvolgere le lavoratrici e i lavoratori della dirigenza medica e sanitaria che non sono informati a sufficienza su cosa succede nel loro ospedale a livello sindacale e su loro diritti economici. Intanto provando a intercettarli nella Asst e più avanti riunendoli in un’assemblea” spiega Gianna Moretto, segretaria generale della Fp Cgil Varese.
“Abbiamo mandato all’amministrazione la proposta elaborata come Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn, dove in sostanza chiediamo una nuova graduazione e una distribuzione più equa degli incarichi aziendali. C’è necessità di un riequilibrio tra incarichi gestionali (11% della dirigenza, che ha accesso a circa il 23% del fondo) e incarichi professionali (89% dei dirigenti, a cui però viene destinato solo il 40% del fondo perché il restante 37% resta come a residuo). Non va bene che la maggioranza dei medici e dirigenti del Servizio Sanitario Nazionale sia penalizzata” raccontano Bruno Zecca, segretario lombardo in delegazione trattante, e Maurizio Cannavò, delegato aziendale.
“Vogliamo fare aumentare in modo equo e dignitoso la quota variabile delle retribuzioni dei dirigenti del Ssn con risorse già disponibili, perché, appunto, il fondo degli incarichi non viene speso in modo congruente alle finalità cui è destinato. Noi proponiamo che il residuo dell’intero fondo non superi l’1%, sanando uno squilibrio retributivo che limita le possibilità di carriera dei dirigenti con incarichi professionali – specificano Moretto, Zecca e Cannavò -. Crediamo che tutte le lavoratrici e i lavoratori interessati dovrebbero, e non è solo un gioco di parole, mostrare interesse su questa partita. Li aspettiamo giovedì 26, se vogliono anche con una loro busta paga per poter verificare ogni singola situazione”.
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In foto: Bruno Zecca e Gianna Moretto nel corso della campagna informativa alla Asst Sette Laghi il 26 maggio