Milano, 20 novembre 2022 – Momenti di apprensione e concitazione all’interno del carcere minorile Beccaria di Milano, dove l’altro ieri alcuni detenuti hanno creato diversi disordini appiccando anche un incendio nella loro cella.
L’unico poliziotto penitenziario di servizio in quel reparto ha lanciato l’allarme e l’incendio è stato spento da alcuni agenti fuori servizio, di stanza presso la caserma, che hanno messo in sicurezza i detenuti e ripristinato l’ordine, anche se con non poca fatica.
Anche in questa occasione un poliziotto, dopo l’intervento nei confronti dei detenuti minori, ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso.
“Le condizioni in cui versa l’Istituto Penale Minorile Beccaria di Milano sono pessime, a partire dal sovraffollamento. A fronte di una capienza regolamentare per un massimo di 36 persone detenute, nei giorni scorsi si sono superati i 50 ristretti, tanto che sono state utilizzate anche alcune stanze della ex sezione femminile, in cui sono stati messi fino a cinque detenuti. Un reparto detentivo, questo, già con criticità croniche a livello strutturale, alloggiativo e igienico – afferma Calogero Lo Presti, coordinatore regionale della Fp Cgil Lombardia -. In tutto l’Istituto quotidianamente scoppiano disordini, si verificano atti di autolesionismo e tentativi di suicidio. La tensione è altissima. Le carenze di poliziotti penitenziari precarizzano ancora di più la situazione, non solo per carichi di lavoro più pesanti ma anche per i rischi maggiori – visto lo stato delle cose – alla incolumità fisica e psichica di chi lavora. Per questo ribadiamo che urgono seri e tempestivi provvedimenti. La Fp Cgil Lombardia – aggiunge Lo Presti – lo scorso 16 novembre ha scritto a tutti i vertici del Dipartimento della Giustizia Minorile denunciando una situazione esplosiva senza però aver avuto ancora alcun ritorno”.
“Esprimiamo solidarietà al poliziotto aggredito e apprezziamo il senso di responsabilità dei lavoratori intervenuti, anche se fuori orario di lavoro, per spegnere l’incendio e i disordini. Dall’ascoltare e vedere questo senso di responsabilità l’Amministrazione della Giustizia Minorile dovrebbe partire, insieme al disagio di persone che stanno scontando una pena maggiorata da tutto quello che non funziona nel carcere. Dignità, diritto alla salute e sicurezza delle persone tutte, sul lavoro e nelle celle, sono tre temi concreti che vanno affermati nel rispetto di una missione istituzionale che dice anche del livello etico e civile dello Stato” afferma Cesare Bottiroli, segretario della FP CGIL Milano.