25 Nov 2024
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Sanità pubblica lombarda / Presidio il 24 maggio sotto la Regione

Promosso da una rete di associazioni, movimenti e partiti, vede l’adesione anche della Cgil lombarda, con la categoria della Funzione Pubblica e il sindacato dei pensionati. Tramparulo (Fp Cgil): “Occorre assumere più lavoratrici e lavoratori in sanità pubblica se si vogliono aumentare le prestazioni. È sbagliato farlo aumentando l’attività lavorativa di un personale già stanco, in particolare dopo il Covid”

18 mag. 2023 – Anche la Fp Cgil Lombardia ha aderito, insieme all’organizzazione Confederale regionale e allo Spi, il sindacato dei pensionati, al presidio per salvare la sanità pubblica e cancellare le liste d’attesa che si terrà sotto Regione Lombardia mercoledì prossimo, 24 maggio, dalle ore 17 (via Galvani, a Milano).

A 100 giorni dall’insediamento del nuovo Consiglio regionale lombardo, una rete di associazioni, movimenti e partiti rivendicano un Servizio sanitario nazionale pubblico migliore attraverso: un centro unico di prenotazione per tutte le prestazioni in regime di Ssn; l’indicazione, da parte del Cup, di un’altra struttura del circuito dell’Azienda socio sanitaria di riferimento, nel caso di indisponibilità a poter effettuare una prestazione nella sede prescelta; pubblico e privato con gli stessi tempi di attesa; agende per le prenotazioni sempre aperte, sia nel pubblico che nel privato; prestazioni in intramoenia garantite in modo automatico e senza spese aggiuntive per le persone quando non è possibile rispettare i tempi; nuova data, nei tempi di legge e nella stessa Asst, nel caso la struttura cancelli un appuntamento; controllo delle strutture sanitarie operanti con il Ssn che devono mettere a dispozione di tutti i dati ed essere sanzionate in caso di concorrenza sleale; assunzioni stabili del personale necessario a colmare carenze e fabbisogni.

“Il problema delle liste d’attesa, in particolare dopo l’emergenza pandemica, è diventato ancora più pesante. Nonostante i diversi interventi a livello nazionale e regionale per iniettare nuove risorse attraverso prestazioni aggiuntive, purtroppo i risultati sono ancora del tutto insufficienti – evidenzia Lello Tramparulo, segretario Fp Cgil Lombardia -. Occorre assumere più lavoratrici e lavoratori in sanità pubblica se si vogliono aumentare le prestazioni. È sbagliato farlo aumentando l’attività lavorativa di un personale già stanco, in particolare dopo il Covid. Per la Fp Cgil, solo attraverso un piano straordinario di assunzioni e un coordinamento dei flussi, dei centri unici di prenotazione, in sinergia anche con le strutture accreditate sul territorio, si può riuscire a combattere questo fenomeno. Liste d’attesa lunghe significa che le cittadine e i cittadini non si curano – aggiunge il sindacalista – e che le prestazioni fatte in ritardo hanno un impatto sul percorso terapeutico”.

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