Molisse (Fp Cgil): “Il decentrato segna punti positivi raggiunti anche grazie allo sciopero del 17 novembre e alla mobilitazione sindacale. Ma restano vertenze aperte con l’Amministrazione e lo stato di agitazione va avanti. Con il nuovo anno torniamo a scioperare per la Polizia Locale, con blocco degli straordinari dal 12 al 16 gennaio”
14 dic. 2023 – “Dopo due mesi di trattativa serrata, siamo riusciti finalmente a siglare la preintesa del contratto decentrato integrativo delle lavoratrici e dei lavoratori del Comune di Milano. È anche grazie allo sciopero del 17 novembre e alla mobilitazione da loro sostenuta insieme a noi se siamo riusciti a essere più incisivi e a portare a casa dei risultati importanti”, afferma con toni soddisfatti Giovanni Molisse, segretario della Fp Cgil milanese.
Ad esempio? “Il primo risultato di rilievo è quello delle ex progressioni economiche orizzontali, col nuovo ccnl rinominate differenziali stipendiali, che saranno date a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’ente, circa 13mila dipendenti, con uno incremento allo stipendio che va dai 550 euro per gli operatori ai 650 euro per gli operatori esperti, dai 750 euro per gli istruttori ai 1600 euro per i funzionari. Sono cifre annuali che danno un primo respiro in busta paga che compensa le retribuzioni da fame che abbiamo – risponde il sindacalista -. In più siamo riusciti ad aumentare la produttività collettiva di 200 euro a testa (dai 1560 euro si passa ai 1760 euro circa) e ad incrementare del 10% le specifiche responsabilità, alzando da 350 euro a 500 la somma per gli ufficiali di stato civile, servizi anagrafe ed elettorale, e includendo nell’istituto contrattuale il personale amministrativo dei servizi educativi e scolastici. Ancora – prosegue Molisse – abbiamo introdotto l’indennità di condizioni di lavoro per tutte le educatrici e gli educatori del Comune di Milano, un traguardo che finalmente siamo riusciti a raggiungere”.
Altri aspetti salienti del decentrato? “Abbiamo firmato una serie di progetti che riguardano migliaia e migliaia di lavoratrici e lavoratori, che così avranno anche questa integrazione salariale. Sostanzialmente – indica il segretario Fp Cgil – siamo riusciti a migliorare il salario di un po’ tutto il personale, per quando la contrattazione di secondo livello consente di fare. Sul piano normativo – aggiunge – con questo accordo è stata regolamentata la flessibilità oraria in entrata e in uscita, in modo da riuscire meglio a conciliare i tempi di vita e di lavoro. È stata introdotta la norma per cui si può sforare lo straordinario annuo individuale solo in determinati casi e tipologie di lavoro, informando prima le organizzazioni sindacali e la Rsu. Ed è stato disciplinato il lavoro da remoto, ampliando le tutele per chi lo esercita ed escludendo dall’obbligo di rientro settimanale in servizio le lavoratrici e i lavoratori con patologie o problematiche gravi”.
Quindi lo stato di agitazione è sospeso? “No, nonostante i punti positivi del decentrato, permangono delle criticità con l’Amministrazione e lo stato di agitazione continua”.
Quali sono questi punti critici? “Le politiche occupazionali, col tema delle assunzioni legate alle progressioni verticali in primis. Resta aperta la questione del diritto al pasto, con il ticket cumulabile. Rimaniamo poi contrari alla riorganizzazione del lavoro e dei servizi della Polizia Locale decisa dalla Giunta comunale. Vogliamo che l’Amministrazione ritiri la delibera. Per tutte queste partite – evidenzia Molisse – non solo lo stato di agitazione va avanti ma per il 14 gennaio abbiamo già proclamato uno sciopero della Polizia Locale, con blocco degli straordinari dal 12 al 16 gennaio”.