“La sicurezza urbana e il ruolo della Polizia locale sono una parte essenziale delle politiche delle Autonomie Locali e attendono da troppo tempo investimenti e valorizzazione. Per questo qualsiasi intervento normativo non deve rappresentare solo un impegno generico ma una svolta reale”
13 mar. 2024 – “Ci mobiliteremo fin da subito per aprire un confronto con il Governo e per ottenere modifiche al testo che rendano esplicito lo stanziamento di risorse per l’estensione delle tutele alla Polizia Locale”. Così la Fp Cgil Nazionale sulla riforma delle funzioni e dell’ordinamento del Corpo, avviata dal Consiglio dei Ministri nel novembre 2023 per modificare la legge 65/1986.
“Lo strumento della legge-delega adottato dal Governo, anziché stringere i tempi e dare concrete risposte, fa peggio dei disegni di legge già presentati alla Camera ed al Senato. Infatti, il testo non prevede per la Polizia Locale l’equiparazione delle tutele previdenziali, assistenziali e infortunistiche della Polizia di Stato, come invece fanno tutti i disegni di legge finora presenti in Parlamento – spiega la categoria sindacale -. Ci sembra che la proposta ignori che ci riferiamo a lavoratrici e lavoratori che ogni giorno sono impegnati per garantire sicurezza e legalità sul territorio a tutela dei cittadini e, in molte realtà, rappresentano l’unico presidio esistente”.
Nel volantino diffuso in rete, la Fp Cgil sottolinea pure: “Non prevedere le risposte necessarie ma invece il criterio di invarianza di spesa compromette l’efficacia proprio della riforma”. Da qui la rivendicazione di tutti gli stanziamenti utili “per le lavoratrici e i lavoratori della Polizia Locale e di tutto il comparto delle Funzioni Locali, a partire dalla necessità di rinnovare il contratto nazionale di lavoro e di garantire maggiori risorse per la contrattazione integrativa”.