26 Nov 2024
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Il 23 settembre sciopero del personale Aiop e Aris Sanità privata e Rsa/Cdr

camera di ospedale

Tramparulo (Fp Cgil Lombardia): “La nostra mobilitazione prosegue e si intensifica per i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori e nel rispetto della dignità di un settore così delicato, che si prende cura della salute delle persone”

21 maggio 2024 – “Non si può fare profitto sulla pelle delle lavoratrici e dei lavoratori”. Esordisce così il segretario Fp Cgil Lombardia Catello Tramparulo rispetto allo sciopero indetto unitariamente a livello nazionale per il prossimo 23 settembre, relativamente al personale con contratti Aris e Aiop sia Sanità Privata che Rsa/Cdr.

Come nasce questo sciopero?

“La situazione, in breve, è questa. I contratti Aiop Rsa e Aris Rsa sono scaduti da 12 anni. Come Fp Cgil non li abbiamo firmati, considerandoli non rispettosi dei diritti con contratti che non garantivano miglioramenti nella parte economica e normativa. Verso la fine dell’anno scorso, a seguito di una prima fase di mobilitazione cui è anche seguito uno sciopero, abbiamo, invece, siglato due accordi ponte di tipo economico, con il preciso impegno di aprire un tavolo di contrattazione per arrivare a sottoscrivere un unico contratto di settore entro giugno di quest’anno”, risponde Tramparulo.

Dunque, non un rinnovo ma un nuovo contratto di filiera?

“Esatto. Un nuovo contratto che unifichi il tavolo, come già successo per la Sanità Privata, in modo da garantire diritti e salari dignitosi alle migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti. In questo settore operano anche grandi gruppi su scala nazionale. È importante sancire l’inizio di una nuova era contrattuale dopo 12 anni di stallo”.

Qual è la posizione delle parti datoriali?

“Aris Rsa e Aiop Rsa non hanno mantenuto la parola, sulle spalle di chi lavora nelle proprie realtà. Non solo, alla riapertura del tavolo negoziale hanno chiesto che gli aumenti salariali fossero vincolati alla garanzia di copertura economica da parte delle Regioni e del Ministero. Una presa di posizione inaccettabile, che viene meno a quanto sottoscritto, che calpesta i diritti e le tutele e specula sulle lavoratrici e i lavoratori. Aris e Aiop non sono nuove a queste strategie – prosegue Tramparulo- e infatti nel 2020 il contratto della Sanità Privata è stato rinnovato dopo ben 14 anni”.

Quel rinnovo è stato un grande risultato.

“È vero, siamo riusciti a parificare i tabellari con quelli della Sanità Pubblica, rilanciando la campagna “stesso lavoro, stessi salari e stessi diritti”. Però il contratto della Sanità Pubblica è poi stato rinnovato per il triennio 2019–2021 e proprio in questi mesi si sta aprendo la discussione sul triennio dal 2022-2024. Mentre Aris e Aiop, anche in questo caso, stanno facendo scaricabarile e non permettono l’apertura di un nuovo negoziato”.

Cosa pensano le lavoratrici e i lavoratori?

 “Sono stufi. Arrabbiati. Ed esausti. Pertanto la nostra mobilitazione prosegue e si intensifica. Lo sciopero di tutte le lavoratrici e i lavoratori afferenti ai contratti della Sanità Privata ospedaliera e Rsa/Centri di riabilitazione del prossimo 23 settembre interesserà tutti i turni di lavoro delle strutture. Non si deve fare profitto sulla salute continuando a ledere la salute di chi lavora in questi settori”.

(Davide Farano)