3 Jul 2024
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Prefettura di Bergamo / Indetto lo stato di agitazione unitario

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Chiummo (Fp Cgil): “Carenza di personale, lavoro straordinario, formazione, buoni pasto, condizioni inadeguate e insalubri della sede di via Zelasco sono le ragioni della nostra protesta”

24 mag. 2024 – Indetto lo stato di agitazione unitario del personale della Prefettura di Bergamo.

La decisione delle organizzazioni è stata presa dopo la consultazione delle lavoratrici e lavoratori fatta dalla Rsu: dei 45 che hanno risposto (sui 56 dipendenti totali) in 39, cioè il 93%, hanno dato il via a procedere.

Quali sono i punti del contendere?

“Carenza di personale, lavoro straordinario, formazione, buoni pasto, condizioni inadeguate e insalubri della sede di via Zelasco”, risponde Leopoldo Chiummo, segretario della Fp Cgil orobica.

Partiamo dal primo.

“La mancanza di lavoratrici e lavoratori si è cronicizzata. E questa ‘malattia’, stando sulla metafora, rischia pure di peggiorare con i prossimi pensionamenti. Le assunzioni sono poche, non coprono i fabbisogni, e così aumentano i carichi, si fanno straordinari e peggiorano le condizioni di lavoro”.

Qual è il problema rispetto al lavoro straordinario?

“A dicembre 2023, l’amministrazione ha comunicato il taglio degli straordinari, anche di ore già lavorate e, in certi casi, già autorizzate, senza informare preventivamente le lavoratrici e i lavoratori e senza rispondere alle ripetute richieste di chiarimenti da parte della Rsu. Un comportamento intollerabile, a cui si aggiunge il continuo ritardo nel pagarli -, risponde Chiummo -. Ma c’è anche un’altra questione indecente”.

Cioè?

“Nemmeno gli straordinari legati alle elezioni regionali del 2023 sono ancora stati pagati al personale prefettizio contingentato. Non è un buon viatico per le imminenti elezioni di giugno”.

Veniamo alla formazione.

“Essere costantemente aggiornati e formati è cruciale e strategico – premette Chiummo -. Eppure l’amministrazione, evidentemente, non considera la formazione uno strumento che fa la differenza visto che a molte lavoratrici e lavoratori non viene garantita. Nemmeno nei frequenti spostamenti tra uffici o passaggi di consegne”.

 Quali le criticità sugli ultimi due punti per cui protestate?

“I buoni pasto vengono dati di continuo in ritardo e non va bene, sono salario accessorio. Inoltre i nuovi ticket elettronici non sono spendibili nelle principali catene della grande distribuzione e vengono accettati da pochi negozi convenzionati – spiega il sindacalista -. Per quando riguarda l’ufficio amministrativo di via Zelasco, da tempo denunciamo scarsa pulizia delle scale, condizionatori che non vanno, e locali non alla prova della salute e sicurezza”.

Quindi ora parte il tentativo di conciliazione?

“Sì, l’incontro dal Prefetto per parlare dei problemi della Prefettura. Paradossale. L’amministrazione ha fatto alcuni passi per migliorare la situazione in questo mese di maggio ma ancora non sono sufficienti. Auspichiamo che l’incontro previsto per mercoledì 29 maggio per la procedura di raffreddamento dia le risposte che chiediamo. Diversamente, la lotta continuerà”.