26 Nov 2024
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Non asteniamoci: siamo una Funzione Partigiana! Nota stampa della Fp Cgil Brescia

Brescia, 31 maggio 2024 – La Funzione Pubblica si appella a chi lavora nei servizi pubblici invitando a riempire le urne elettorali e anche a mettere la firma a sostegno dei referendum popolari proposti dalla CGIL.

L’8 e 9 giugno circa 1 milione di cittadini di Brescia e provincia contribuiranno al destino di un continente intero eleggendo il Parlamento europeo di Strasburgo che è “l’unica istituzione Ue eletta democraticamente dai cittadini”. Davanti alle grandi sfide globali è nostro interesse che nel “vecchio continente” prevalgano i sostenitori del lavoro, della giustizia, dello sviluppo, dell’ambiente, della salute pubblica, dell’uguaglianza, del progresso, della democrazia e della pace.

Negli stessi giorni più di 500 mila cittadini bresciani saranno chiamati alle urne in più di 140 comuni. Un fatto di grande rilevanza per il nostro territorio quindi facciamo appello alle lavoratrici e ai lavoratori dei servizi pubblici affinché partecipino, votino, scelgano consapevolmente i propri rappresentanti decidendo liberamente da che parte stare sostenendo i diritti di tutte e tutti.

Se è vero che nell’ultimo trentennio la politica non si è presa cura della condizione di chi lavora, portandolo ad astenersi sempre di più dalla competizione elettorale, allora dobbiamo essere noi a prenderci cura della politica coltivando la democrazia come antidoto alla crescente disaffezione al voto che rende tutti più poveri, deboli, indifesi e diseguali: cittadini, forze politiche e istituzioni.

Prendiamo la parola andando alle urne elettorali e prendiamoci cura di chi lavora nei servizi pubblici, anche in quelli dati in gestione al privato, visto che in quegli ambienti ancora troppo spesso le persone che ci lavorano sono precarie, prive di sicurezza e di salute, povere e sottopagate.

Chi amministrerà i comuni dovrà occuparsi di dare risposte giuste e concrete: investendo nelle assunzioni e nella formazione, creando le condizioni perché si possa conciliare al meglio il tempo di vita e lavoro mettendo in campo tutte le più opportune forme di flessibilità organizzative, applicando lo smart working laddove vi siano attività smartabili, riconoscendo giusti salari così evitando la fuga verso il privato.

Il servizio reso dagli enti locali è un insieme di servizi fondamentali necessari per realizzare nel concreto il diritto di essere cittadine e cittadini. Purtroppo il lavoro negli enti locali è poco attrattivo per i giovani, attratti da una maggior remunerazione nel lavoro privato a parità di professione, e chi amministrerà i comuni dovrà avere un ulteriore impegno a riconoscere risorse nel salario accessorio dei dipendenti e a rendere fruibili i percorsi di carriera.

Prendersi cura dei nostri Comuni significa costruire partecipazione e legalità in un bene che attrae molti sporchi interessi criminali. La nostra provincia è seconda solo a quella di Milano per infiltrazione criminale, con una marcata presenza della ‘ndrangheta, e in particolare l’edilizia rientra fra gli interessi più forti dei clan mafiosi «costituendo punto d’incontro fra impresa, criminalità e politica locale e favorendo un network di collusione tra questi tre mondi» attraverso appalti e subappalti pubblici.

“Non asteniamoci, siamo una funzione pubblica e partigiana stando dalla parte del lavoro partecipando al voto e portando nelle urne i nostri interessi” sostengono il neo segretario generale Matteo Casiraghi insieme alla Funzione Pubblica CGIL Brescia rappresentata, insieme a migliaia di iscritte/i e centinaia di rappresentanti elette/i nei luoghi di lavoro, da Paola Cottali, Irene Favero, Maurizio Fazio, Nadia Lazzaroni, Roberta Meazzi, Giordana Pasinetti, Diego Sinis e Cristina Trento.

Partecipare al voto significa contribuire alla democrazia, alla legalità, alla giustizia, ai diritti e alla qualità dei servizi di cui tutte le cittadine e tutti i cittadini potranno beneficiarne.

Sostenere il lavoro, concludono i rappresentanti della FP CGIL Brescia, significa recarsi alle urne, ma anche costringere il legislatore ad ascoltare il sindacato e i lavoratori! Per questo dobbiamo “metterci la firma” per un lavoro giusto, stabile e sicuro sostenendo i referendum popolari proposti in tutta Italia dalla CGIL.

Il lavoro deve essere tutelato perché è un diritto costituzionale. Deve essere sicuro perché di lavoro si deve vivere e non morire. Deve essere dignitoso e perciò ben retribuito. Deve essere stabile perché la precarietà è una perdita di libertà.

Ogni cittadino potrà essere protagonista anche con il proprio SPID firmando in un minuto su www.cgil.it/referendum

per la segreteria della Funzione Pubblica di Brescia
il segretario generale Matteo Casiraghi

Nota stampa Fp Cgil Brescia