25 Nov 2024
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Carcere minorile Beccaria / Se una “tendina” fa da porta

IPM Beccaria Milano

Bottiroli (Fp Cgil Milano): “Situazione in peggioramento in questo luogo sempre più abbandonato. Ma non tutto è perduto e noi, con le lavoratrici e i lavoratori dell’istituto, continueremo a rivendicare rispetto per le persone e i diritti; tutela della salute e l’incolumità personale; migliori condizioni di lavoro e della struttura, più assunzioni tra tutte le figure professionali”

28 giu. 2024 – “Non è più un carcere sicuro”. La Fp Cgil Milano, con il segretario Cesare Bottiroli, lancia l’allarme sull’Istituto Penale Minorile Beccaria.

Cosa succede?

“Semmai cosa non succede – replica il sindacalista -. Non si prendono provvedimenti seri e urgenti per migliorare le condizioni di chi vive e lavora in quel carcere, che è diventato, paradossalmente, il luogo più insicuro della nostra città! Così non è più possibile andare avanti. Chi, a tutti i livelli, ne ha la responsabilità, se ne deve fare carico. I riflettori vengono puntati sui fatti di cronaca (dalle risse e dai maltrattamenti alle evasioni), ma quando poi le luci si spengono, il quotidiano torna un gorgo nero che inghiotte, con situazioni ed episodi gravissimi. Non è quello che prevede la Costituzione – evidenzia -, non è quello che, come Cgil, rivendichiamo a tutela dei diritti delle persone detenute e delle lavoratrici e dei lavoratori, dalla Polizia Penitenziaria a tutte le professionalità del personale civile”.

Alcuni poliziotti penitenziari del Beccaria, oltre che sotto i riflettori, sono finiti sotto le lenti dei giudici per le presunte torture…

“Un’altra pagina buia del carcere minorile, che fa parte di un sistema complessivo di cui bisogna prendersi cura. Anche per evitare che, con la grande pressione che il personale deve sostenere, il baco trovi terreno per diffondersi – sostiene Bottiroli -. Ma non si può gettare il bambino con l’acqua sporca – aggiunge -. Le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria sono, nella maggior parte dei casi, lavoratrici e lavoratori che esercitano il proprio mestiere con grande responsabilità e senso di appartenenza al Corpo. Un Corpo che, stando ai fatti, pare distaccato dal suo vertice: l’Amministrazione non risponde, ad esempio, alla nostra istanza di sanare le carenze tra gli organici, che impattano in modo significativo sull’organizzazione del lavoro, oltre che acuire uno stress già ai limiti. Salute e incolumità sono di continuo messe a rischio anche per le aggressioni. Come quella dei giorni scorsi, quando, nel corso di un’abituale operazione di controllo, un agente è finito in ospedale per mano di alcuni detenuti dopo il ritrovamento di un cellulare e di un certo quantitativo di sostanza stupefacente. Detto ciò – prosegue Bottiroli – la scopertura di personale c’è anche negli ambiti civili, a partire da quello educativo che, a maggior ragione con detenuti minorenni, dovrebbe avere spazi, tempi ed energie adeguate a disposizione”.

Come Fp Cgil denunciate, appunto, anche carenze strutturali

“Sono carenze tali da mettere ancora più a repentaglio la sicurezza dell’istituto. I recenti episodi di violenza hanno pesantemente danneggiato il Beccaria. Ci giungono notizie di sezioni quasi completamente distrutte con blindi sradicati e penzolanti, di tendine messe in via temporanea al posto delle porte! – esclama il segretario della categoria milanese -. I lanci di telefonini e di droga dall’esterno verso l’interno del carcere stanno diventando sempre più frequenti ed è molto difficile per gli agenti intercettarli sia per il loro esiguo numero in servizio sia per le falle strutturali che consentono, con relativa facilità, azioni simili. È l’ennesimo abbandono e tutti ne escono sconfitti: detenuti, operatrici e operatori, agenti di polizia, l’istituzione stessa – considera Bottiroli -. Ma non tutto è perduto, si deve e si può cambiare, tutte e tutti insieme e con la buona volontà dell’Amministrazione e con una politica attenta e responsabile. È urgente! Per la nostra parte, saremo sempre accanto alle lavoratrici e ai lavoratori, rivendicando dignità e condizioni migliori per tutto il Beccaria, luogo di persone e quindi di diritti”.

-> Qui il comunicato stampa