“Le nostre Rsu ribadiscono sempre che le attività del personale ispettivo hanno un impatto a livello sociale. In assemblea torneremo ad ascoltare e confrontarci sulle loro difficoltà che andrebbero conosciute, di più e meglio, dalle cittadine e dai cittadini. Oltre che, ovviamente, essere risolte in tempi brevi dall’Amministrazione e dal Governo”, afferma Andrea Ferraccio della categoria sindacale
17 sett. 2024 – La mission dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, e quindi delle sue lavoratrici e lavoratori è molto importante. Eppure questo ente, con tutto il suo personale, non ha le dovute attenzioni, ragion per cui la stessa mission, se regge sulla carta e nelle buone intenzioni, nei fatti viene depotenziata.
Lunedì prossimo, 23 settembre, alle ore 12, la Fp Cgil Milano organizza un’assemblea delle lavoratrici e lavoratori e delle delegate e delegati Rsu della Direzione interregionale del Nord Milano (Dil) e dell’Ispettorato area metropolitana di Milano (Iam). La riunione sarà proprio qui, nella sede di via Mauro Macchi 7, e vi parteciperà anche il coordinatore nazionale Fp Cgil Matteo Ariano.
“Le nostre Rsu ribadiscono sempre che le attività del personale ispettivo hanno un impatto a livello sociale, operando a tutela della legalità del lavoro e delle lavoratrici e lavoratori, parte debole della catena produttiva – racconta Andrea Ferraccio della Fp Cgil Milano -. L’ispettore, l’ispettrice, toccano con mano quotidianamente le problematiche delle persone sul lavoro, spesso facendosi carico delle loro legittime rivendicazioni e avendo anche cura di situazioni di fragilità che diversamente non troverebbero ascolto. E purtroppo non sempre tutte le richieste possono essere soddisfatte, visto lo scarso numero di ispettori in servizio su un’area territorialmente ampia e altamente produttiva”.
Qual è il campo di intervento?
“Lo Iam esercita la propria attività sul territorio delle province di Milano, di Monza e della Brianza, e il personale ispettivo opera verifiche e controlli sul rispetto delle norme in materia lavoristica e previdenziale e, sempre a tal fine, attività di prevenzione e promozione presso i datori di lavoro – risponde Ferraccio -. Compito principale dell’ispettore del lavoro è vigilare affinché siano tutelati i diritti contrattuali, previdenziali, di legislazione sociale, in materia di salute e sicurezza, ed interviene nei confronti dei datori di lavoro inadempienti, diffidandoli dal regolarizzare le violazioni accertate e sanzionandoli”.
Non è un lavoro semplice, quello del personale dell’Inl.
“Esattamente. In assemblea torneremo ad ascoltare e confrontarci sulle loro difficoltà che andrebbero conosciute, di più e meglio, dalle cittadine e dai cittadini. Oltre che, ovviamente, essere risolte in tempi brevi dall’Amministrazione e dal Governo. Personalmente, non posso fare a meno di sentire per loro una particolare empatia, poiché gli ispettori del lavoro hanno obiettivi analoghi a quelli del sindacalista rispetto alla tutela delle condizioni e della salute e sicurezza sul lavoro”, commenta Ferraccio.
Parliamo della carenza di personale?
“Presso le sedi dell’Ispettorato e della Direzione le lavoratrici e i lavoratori operano già al massimo delle forze, seguendo uno schema organizzativo funzionale. I numeri, tuttavia, non sono dalla loro parte. L’organico non arriva a coprire neanche il 50% di quello previsto per l’Ispettorato di area metropolitana sebbene sia alta a livello nazionale la domanda per entrare nell’Inl. In particolare – specifica Ferraccio -, al concorso Ripam (Riqualificazione della Pubblica Amministrazione) per 750 posti da ispettore tecnico sono state presentante 6.500 domande ma non è ancora dato sapere quanti saranno inviati sul territorio metropolitano. Milano e la provincia contano oltre 300.000 imprese attive (dato Unioncamere dello scorso giugno) e hanno di fronte le imminenti sfide dei cantieri per i giochi Olimpici. Auspica che l’Amministrazione centrale dia al più presto forza all’azione dell’Ispettorato sul territorio”.
Come?
“Per noi della Fp Cgil Milano è necessario aumentare l’attuale dotazione organica dello Iam e del Dil e occorre agire in sincrono avviando un piano straordinario di assunzioni, altrimenti il personale in servizio pagherà un prezzo troppo alto per assolvere ai doveri istituzionali, con carichi eccessivi, stress da lavoro correlato, frustrazione e demotivazione ulteriori. Non possiamo permetterlo. Anzi, serve proprio un cambiamo di paradigma”.