19 Nov 2024
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Rsu Igiene Ambientale / Andrea Poggi, il lavoro gravoso e la sicurezza

andrea poggi

Operatore ecologico a Lodi per Aprica A2A, dopo un lungo percorso professionale nel settore della logistica. Per la prima volta, si candida alle elezioni Rsu con la Fp Cgil, mosso dalla volontà di rappresentare i colleghi e le colleghe affrontare le criticità del settore

18 nov. 2024 – Andrea Poggi, 59 anni, da 16 anni lavora come operatore ecologico a Lodi per Aprica A2A, dopo 20 anni passati negli autotrasporti, nel settore della logistica. È passato all’igiene ambientale dopo il fallimento della ditta a gestione familiare in cui ha lavorato per 15 anni. E, per la prima volta, ha deciso di candidarsi con la Fp Cgil alle elezioni Rsu del 3 e 4 dicembre prossimi.

Quali sono le principali problematiche del tuo lavoro?

“Le criticità sono diverse, purtroppo. Carichi di lavoro molto pesanti, una carenza cronica di personale e frequenti conflitti con l’azienda – risponde -. Lavoriamo con mezzi che richiedono la patente C, ma chi la possiede oggi preferisce fare altro, vedi il trasporto merci che offre gratificazioni economiche maggiori rispetto al nostro contratto nazionale – aggiunge -. Le maggiori complicazioni le hanno i lavoratori che fanno la raccolta porta a porta perché è molto gravosa fisicamente. Anche se io non me ne occupo più, so bene quanto questo sia un lavoro usurante a tutti gli effetti. Ha un forte impatto sulla salute dei lavoratori e infatti le malattie professionali sono un problema diffuso”.

Cosa vuoi dire sul tema della salute e sicurezza?

“È un nodo cruciale. Negli anni da noi ci sono stati molti infortuni, spesso dovuti a un mix di negligenze, sia del personale sia dell’azienda che non ci mette nelle condizioni adeguate per lavorare. Certo, ci forniscono dispositivi di protezione, l’abbigliamento tecnico e anti infortunistico, ci fanno i corsi di formazione, ma poi i turni serrati e la pressione costante ci espongono a rischi e quando si lavora sotto stress, aumentano le probabilità di sbagliare e di farsi male”.

Perché, per le Rsu, hai scelto la Fp Cgil e cosa ti proponi di fare?

“Ho scelto la Cgil per vicinanza ideologica. Credo ancora nei valori della sinistra, anche se non sempre sono condivisi da tutti i colleghi. La Cgil è un punto di riferimento, un’organizzazione che si impegna davvero per i lavoratori e le lavoratrici. Ho già iniziato a fare da tramite tra loro e l’azienda per risolvere le piccole e grandi questioni aperte. Candidarmi significa continuare su questa strada, per migliorare le condizioni di lavoro e la sicurezza, per rappresentare al meglio le loro istanze al tavolo sindacale. Sono pronto ad affrontare questa sfida anche perché credo che il benessere dei lavoratori sia la chiave per migliorare anche la qualità del servizio”.