19 Nov 2024
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Enti Locali / A Casale Litta accordo con la Fp Cgil per il welfare aziendale dei dipendenti comunali

welfare aziendale

Sierchio (Fp Cgil Varese): “Siamo soddisfatti e continueremo a impegnarci presso tutti gli enti comunali del nostro territorio per ottenere risultati concreti per il benessere delle lavoratrici e lavoratori e per rendere il lavoro pubblico più attrattivo”

18 nov. 2024 – Siglato, tra il Comune di Casale Litta e la Fp Cgil Varese, un accordo per il welfare aziendale da far fruire ai dieci lavoratori e lavoratrici dipendenti.

Welfare aziendale: la svolta della Corte dei Conti apre nuove opportunità

Il welfare aziendale nelle Funzioni Locali è da tempo un tema dibattuto. La possibilità di slegare le risorse destinate a questo scopo dal tetto del salario accessorio ha aperto nuove prospettive per le lavoratrici e i lavoratori del settore pubblico.

La Corte dei Conti, Sezione Autonomie, con la deliberazione n. 17/2024, ha stabilito che le risorse per il welfare integrativo non sono soggette al limite del trattamento accessorio previsto dall’articolo 23, comma 2, del decreto legislativo 75/2017.

Qual è il significato di questo accordo e quale ruolo ha giocato la Fp Cgil?

“L’accordo raggiunto con il Comune di Casale Litta mostra che è possibile implementare il welfare aziendale anche in realtà piccole. Il sindaco da sempre riconosce il valore delle lavoratrici e dei lavoratori, cercando modalità per integrare il fondo nel rispetto di tutti i vincoli, e anche noi, con tenacia, facciamo la nostra parte – risponde Gabriella Sierchio, segretaria generale della Fp Cgil Varese -. Fino a qualche mese fa non c’erano molti margini in quel Comune. Quando è arrivata il parere della Corte dei Conti, come sindacato abbiamo colto l’opportunità, proponendo di destinare delle risorse dal bilancio del Comune al welfare aziendale in aggiunta a quanto già stanziato come salario accessorio. L’amministrazione ha accolto la proposta, stanziando 1000 euro per dipendente. Ognuno potrà scegliere come spenderli – funziona come una sorta di carta prepagata – a seconda delle proprie esigenze: come buoni spesa, rimborsi ticket sanitari, acquisto di libri per figli, rimborso delle bollette, ecc.”,  racconta.

Quindi?

“Con queste risorse i dipendenti comunali vedono riconosciuto il loro lavoro e si sentono valorizzati e supportati, e anche motivazione e efficienza ne guadagnano – considera Sierchio -. Un Comune che adotta politiche di welfare per i propri dipendenti ha un approccio lungimirante e responsabile, creando un modello positivo anche per il territorio. In sintesi -, prosegue la dirigente sindacale – il welfare aziendale significa investire nelle lavoratrici e nei lavoratori del Comune, migliorando la qualità del lavoro, dei servizi offerti e la soddisfazione complessiva, con effetti positivi anche per la comunità. Siamo soddisfatti e continueremo a impegnarci presso tutti gli enti comunali del nostro territorio per ottenere risultati concreti per il benessere delle lavoratrici e lavoratori, dando loro accesso a misure di welfare che migliorino la loro qualità di vita e rendano il lavoro pubblico più attrattivo. Una sfida fondamentale, questa, per noi, in quanto il lavoro pubblico è garanzia dei diritti di cittadinanza e presidio di democrazia e legalità”.