4 Feb 2025
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Il futuro del contratto Federcasa: valorizzare salari, professionalità e benessere

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La Fp Cgil traccia il percorso dal ccnl 2022-2024 al rinnovo contrattuale 2025-2027

3 feb. 2025 – Il 30 gennaio la Fp Cgil ha convocato un’assemblea nazionale online con le lavoratrici e i lavoratori delle aziende per l’edilizia residenziale pubblica, settore inquadrato nel contratto Federcasa. La sottoscrizione del ccnl 2022-2024, avvenuta il 14 gennaio a seguito della consultazione di novembre, non ha rappresentato un punto d’arrivo, ma la continuazione di un percorso di rivedicazione.

Abbiamo parlato con Barbara De Pedrini, coordinatrice regionale della Fp Cgil Lombardia, che ci ha illustrato le priorità emerse durante l’assemblea e le prospettive per il rinnovo contrattuale.

Focus dell’assemblea nazionale: “Da un lato, abbiamo restituito alle lavoratrici e ai lavoratori l’esito della consultazione sul rinnovo contrattuale 2022-2024, evidenziando criticità legate a salari e diritti. Dall’altro, abbiamo condiviso i punti principali della piattaforma per il contratto 2025-2027, consapevoli che il contratto precedente è ormai scaduto e necessita di superare le sue carenze”, spiega De Pedrini.

I nodi critici da superare: Il primo tema riguarda il trattamento economico. “L’incremento del 7,5% sul tabellare, frutto della nostra mobilitazione, non è sufficiente a recuperare il potere d’acquisto eroso dall’inflazione. Chiederemo un adeguamento che tenga conto dello scostamento tra l’inflazione reale e quella riconosciuta nel triennio 2022-2024, integrando anche le previsioni per il prossimo periodo. Il contratto deve essere autorità salariale e le indennità vanno attribuite in base a criteri definiti in sede di contrattazione decentrata”.

Anche il sistema di classificazione necessita di una revisione. “Non siamo riusciti a trovare un accordo con la controparte su declaratorie e livelli di inquadramento che riflettano i cambiamenti nelle aziende e le nuove professionalità. Diverse aree non hanno ancora un adeguato riconoscimento economico e condizioni di lavoro dignitose, in particolare l’area D deve essere necessariamente superata. È fondamentale la valorizzazione delle professionalità”.

Il tema delle relazioni sindacali è al centro del dibattito. “La contrattazione nazionale deve definire le linee generali, mentre quella decentrata deve garantire che le rappresentanze sindacali partecipino attivamente alla definizione di criteri e modalità per indennità e incentivi. Vogliamo anche limitare i contratti a tempo determinato con causali predefinite, per contrastare la precarietà e promuovere assunzioni stabili. Il benessere lavorativo, poi, è una questione imprescindibile: occorrono misure che favoriscano la conciliazione vita-lavoro, con l’estensione di congedi e permessi e, possibilmente, una riduzione dell’orario a parità di salario”.

Investire nella formazione: Un ulteriore pilastro della piattaforma è rappresentato dalla formazione e dall’aggiornamento professionale. “Prevediamo risorse fisse dedicate a questi ambiti, per garantire a tutte le lavoratrici e i lavoratori le stesse opportunità di crescita e progressione di carriera, eliminando criteri arbitrari”.

La Fp Cgil vuole con determinazione segnare un cambio di passo per un contratto più equo, capace di rispondere alle esigenze concrete delle lavoratrici e dei lavoratori, con l’obiettivo di costruire insieme un futuro di maggiore dignità e benessere sul posto di lavoro.