
“Ma Quale Casa?” è una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per il diritto all’abitare. Alla campagna ha aderito anche la Cgil. Entro l’11 settembre vanno raccolte 50.000 firme
18 lug. 2025 – Avere una casa deve essere un diritto non un privilegio. È questo il cuore della campagna “Ma Quale Casa?”, una proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per inserire il diritto all’abitare nella nostra Carta.
La proposta punta a modificare tre articoli della Costituzione: il 44, il 47 e il 117.
L’articolo 44 per dire chiaramente che la Repubblica deve garantire l’accesso all’abitazione come bene primario, necessario per una vita libera e dignitosa.
L’articolo 47 per estendere le tutele anche a chi non possiede casa ma la abita: in affitto, in una casa popolare, in qualunque forma che non sia la proprietà.
L’articolo 117 per rafforzare il ruolo dello Stato e delle Regioni sulle politiche abitative e sull’edilizia residenziale pubblica.
Il testo riprende principi già affermati dalla Corte Costituzionale, che ha riconosciuto l’abitare come diritto sociale fondamentale e condizione di dignità umana. Sentenze come la 49/1987, la 217/1988, la 404/1988 e la 119/1999 parlano chiaro: lo Stato non può lasciare nessuna persona senza casa. Ma oggi questo diritto non è ancora scritto esplicitamente nella Costituzione. E questo fa la differenza.
La Cgil ha deciso di starci. E anche in Lombardia si stanno raccogliendo firme, diffondendo materiali, coinvolgendo territori. Servono 50.000 firme entro l’11 settembre per portare questa proposta in Senato.
Si può firmare online con SPID o CIE su: https://firmereferendum.giustizia.it/referendum/open/dettaglio-open/2700001
Firma e diffondi anche tu: abitare è una questione di giustizia, non di reddito.
Qui il sito della campagna: https://www.maqualecasa.it/