
Partecipa anche una delegazione della Fp Cgil Lombardia. Il segretario generale Tramparulo: “Marciare per la pace significa dare gambe e voce alla nostra idea di società: senza guerre e senza sfruttamento, con più diritti, più cura e più fraternità”
6 ott. 2025 – Domenica 12 ottobre si terrà la Marcia Perugia Assisi per la Pace e la Fraternità, con partenza alle ore 9 dai Giardini del Frontone di Perugia e arrivo ad Assisi, alla Rocca Maggiore, nel pomeriggio, alle 15, dopo un percorso di circa 24 chilometri.
Nell’Appello ufficiale della Marcia 2025 si legge: “In un mondo devastato dall’individualismo, dall’egoismo e dall’indifferenza che uccide e lascia uccidere, mentre lo scontro di interessi alimenta spietate guerre di ogni genere che si accaniscono ferocemente contro bambini, donne, malati e anziani, in un mondo intriso di violenza, pieno di muri e confini (…). Al mondo dell’inevitabile – della guerra inevitabile, della corsa al riarmo inevitabile, della competizione inevitabile, delle disuguaglianze inevitabili, dello sfruttamento inevitabile noi rispondiamo con la fraternità e l’amicizia sociale. La fraternità è l’alternativa alla guerra: l’altro orizzonte possibile”.
La direzione è verso “un mondo diverso”, nel solco anche dell’Agenda 2030, per uno sviluppo sostenibile, equo e pacifico.
Anche la Cgil aderisce alla Perugia-Assisi, come stabilito dall’Assemblea generale del 23-24 luglio scorso, che ne ha condiviso “la piattaforma di contrasto alla guerra, alle diseguaglianze sociali, allo sfruttamento”.
La Fp Cgil Lombardia sarà presente con una propria delegazione, guidata dal segretario generale Lello Tramparulo.
“Gaza, l’Ucraina, i tanti conflitti che insanguinano il mondo e le nuove guerre fatte di energia, grano e ricatti commerciali ci dicono che la pace non è mai garantita. Se il riarmo cresce e le risorse vengono sottratte alla sanità, ai servizi e alla dignità del lavoro, la risposta deve essere un’altra: la cura, i diritti, la fraternità. Le lavoratrici e i lavoratori dei servizi pubblici lo sanno: la pace è condizione di vita comune, e noi camminiamo per difenderla e renderla reale”, commenta Tramparulo.