Massimo Fada (Fp Cgil Brescia): “Il 12 dicembre scioperiamo perché è un diritto, non un lusso per pochi”
27 nov. 2025 –“La salute mentale è la grande assente nei bilanci pubblici. A Brescia come altrove”, afferma Massimo Fada, educatore professionale del Dipartimento di Salute Mentale e Dipendenze (Dsmd) degli Spedali Civili di Brescia e delegato Rsu della Fp Cgil. Da qui parte la sua adesione allo sciopero generale del 12 dicembre: “Chi lavora in questo campo vede ogni giorno le crepe di un sistema che si regge sulla fatica di poche persone”.
In Italia mancano oltre 13.000 professioniste e professionisti della salute mentale. A Brescia, équipe ridotte all’osso affrontano accessi crescenti senza strumenti adeguati. “Le risorse destinate al personale sono appena il 30%. Il resto finisce nelle strutture residenziali, molte private. Così prevenzione e riabilitazione restano bloccate”, osserva Fada.
Il nuovo Piano Nazionale per la Salute Mentale 2025-2030 non promette miglioramenti: rischia di ripetere il fallimento del 2013, con buone intenzioni sulla carta e invece senza assunzioni né investimenti veri. Per Fada serve altro: “Risposte concrete, non fumo. Servono budget di salute mentale, progetti personalizzati, appartamenti assistiti, lavoro protetto”.
In questo quadro, Brescia mostra che un’altra strada esiste. Il nuovo Polo Riabilitativo del Dsmd e l’Equipe Forense sono il frutto di anni di mobilitazione sindacale. “Sono prove che un modello diverso funziona. Ma le risorse economiche devono restare nei servizi, non coprire buchi di bilancio”.
Il 12 dicembre, per la Fp Cgil, la parola chiave è una sola: giustizia sociale. “Sciopereremo perché la salute mentale è un diritto. Ma, senza servizi pubblici solidi e accessibili, resta solo un annuncio fine a sé stesso”.