5 Dec 2025
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 Servizi ambientali: il 10 dicembre nuovo sciopero nazionale. In Lombardia presidio presso Comune di Milano “Palazzo Marino”

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Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel Lombardia: “Basta ingiustizie: lavoratrici e lavoratori uniti per un contratto giusto e sicurezza sul lavoro”

Milano, 5 dicembre 2025 – Le lavoratrici e i lavoratori dei servizi ambientali tornano a incrociare le braccia. Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel hanno indetto per il 10 dicembre la seconda giornata di sciopero nazionale dell’intero settore. La mobilitazione segue e rilancia quella del 17 ottobre, per ribadire che l’ingiustizia vissuta da chi garantisce servizi essenziali non è più tollerabile.

La protesta di ottobre ha registrato un’adesione altissima. Un segnale netto, che però le controparti hanno scelto di ignorare. La trattativa per il rinnovo del contratto nazionale – scaduto da quasi un anno – resta ferma. Le distanze non si sono ridotte, e su alcuni punti si sono persino acuite.

La misura è colma. Chi lavora nei servizi ambientali – sulle strade e negli impianti – affronta ogni giorno condizioni pesanti: salari erosi dal carovita, carichi di lavoro insostenibili, infortuni gravi, contratti precari, appalti al ribasso che comprimono diritti, inquadramenti che non riconoscono le professionalità. Eppure questo lavoro è indispensabile per il decoro delle città, per l’ambiente e per la salute di tutti.

“Siamo stanchi di promesse vuote. Le aziende continuano a prendere tempo mentre l’inflazione galoppa e gli stipendi restano fermi. È ora di aumentare i salari, riconoscere le responsabilità e mettere la sicurezza al centro – dichiarano Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel Lombardia – . Serve un contratto che valorizzi davvero il ruolo delle operatrici e degli operatori, con investimenti sulle persone, attrezzature adeguate e regole che garantiscano salute, sicurezza e diritti”.

Le quattro organizzazioni aggiungono: “Lo sciopero del 10 dicembre è una risposta necessaria alle rigidità delle controparti. Le distanze sulla classificazione e sugli aumenti retributivi restano troppo ampie. Non accettiamo un contratto al ribasso. Chiediamo fatti: salari che recuperino potere d’acquisto, sicurezza reale, inquadramenti chiari, stabilità del lavoro, condizioni dignitose, nuove indennità e tutele solide negli appalti”.

In Lombardia l’appuntamento è dalle 10 alle 13 davanti al Comune di Milano, in piazza della Scala, dove si terrà il presidio regionale. “Faremo sentire la nostra voce, a difesa della dignità e dei diritti sul lavoro”, chiudono Fp Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Fiadel Lombardia.