18.6.2019 – Comunicato stampa Fp Cgil – Cisl Fp e Uil Fpl della Lombardia
Lavoratrici e lavoratori della sanità privata lombarda hanno
aderito massicciamente alla giornata di sciopero generale proclamata da
Fp Cgil – Cisl Fp e Uil Fpl della Lombardia.
Lo confermano i dati che stanno via via arrivando: chiusura totale delle
sedi della Clinica Zucchi a Monza e Carate Brianza; all’Auxologico e
alla Multimedica di Milano adesione all’80% e chiusi gli ambulatori; 70%
di adesione alla Humanitas di Milano e al San Carlo di Paderno. A
Varese, alla casa di cura Le Terrazze adesione al 70% come all’Ospedale
di Suzzara (gruppo Kos), alla Multimedica di Castellanza circa il 60%,
Mater Domini e Don Gnocchi circa il 65%. Nelle strutture private di
Brescia l’adesione è stata pari all’80% per ogni sede e le lavoratrici e
i lavoratori che non hanno partecipato al presidio regionale a Milano
hanno volantinato con bandiere e cartelloni davanti alle rispettive
cliniche. Alla Nostra Famiglia di Lecco l’adesione è stata del 70%.
Questi sono solo alcuni dati.
Il presidio sotto la sede di Assolombarda a Milano è stato molto partecipato, colorato, determinato. Dal
gazebo allestito sono intervenuti lavoratrici e lavoratori, delegate e
delegati provenienti da tutti i territori della Lombardia, per ribadire
che non è più sostenibile questo blocco contrattuale. Le controparti
Aris e Aiop sostengono di dover ricevere finanziamenti dalla Regione ma
intanto fanno profitti senza riconoscere quanto dovuto ai propri
dipendenti, cioè quelle operatrici e operatori che ogni giorno fanno
andare avanti i servizi e che in tutti questi anni hanno anteposto il
loro senso di responsabilità e il servizio di cura verso le persone. Non
solo, in tutti questi anni hanno anche fatto sacrifici per venire
incontro a situazioni di crisi, alle difficoltà delle aziende sanitarie
private subendo tagli di personale, mancato riconoscimento di
straordinari, appesantimento dei carichi di lavoro.
Oltre 50mila lavoratrici e lavoratori lombardi attendono il legittimo
rinnovo del contratto nazionale. Lo attendono circa 200mila operatori in
tutto il paese. Un rinnovo dignitoso, che preveda il giusto
riconoscimento salariale e professionale, il riconoscimento di nuovi
diritti anche alla luce delle nuove norme. Dalla piazza di oggi, tra le
diverse rivendicazioni affermate, c’è stata quella di vedere equiparato
il contratto della sanità privata a quello della sanità pubblica. Come Fp Cgil – Cisl Fp – Uil Fpl Lombardia siamo e saremo al loro fianco nel sostenere ancora insieme: “stesso lavoro, stessi diritti, stesso salario”. E non ci fermeremo, fino al rinnovo del contratto nazionale che è al palo da 13 anni.
Milano, 18 giugno 2019