Goldonetto (Fp Cgil Monza Brianza): “la tutela della salute non deve essere un privilegio”
18 sett. – “Save the date. 28 settembre Manifestazione: alle 14 ritrovo davanti all’ospedale San Gerardo Monza. Il corteo proseguirà fino ad arrivare in centro a Monza. 4 ottobre sciopero, con presidi dalle ore 7, dei lavoratori e delle lavoratrici dell’Ospedale San Gerardo e Desio. Vi aspettiamo numerosi davanti ai due ospedali. Perché la tutela della salute non deve essere un privilegio. Più assunzioni=maggiori garanzie”. Così su Facebook Tania Goldonetto, segretaria generale Fp Cgil Monza Brianza. Le lavoratrici e i lavoratori dell’ASST di Monza sono in stato di agitazione dallo scorso giugno e lo sciopero generale di 24 ore del prossimo 4 ottobre –in contemporanea peraltro con quello dei dipendenti dell’ASST di Lecco – segna il culmine del percorso di lotta. “Per dare maggiore visibilità alla protesta abbiamo organizzato con tutte le sigle sindacali la manifestazione di sabato 28 settembre: i cittadini devono sapere i motivi che ci hanno spinto a stoppare i servizi, naturalmente fatti salvi quelli essenziali e in urgenza” afferma Goldonetto. Quali sono questi motivi? “La sforbiciata alla spesa pubblica, la stretta agli organici, il blocco del turn over e insieme l’innalzamento dei requisiti per andare in pensione sono stati un mix tremendo per lavoratrici e lavoratori e il sistema dei servizi. Le condizioni di lavoro sono peggiorate, sono aumentati i carichi insieme all’età del personale, al malessere e ai disagi. Così non si può andare avanti – attacca la dirigente sindacale – Siamo preoccupati anche dalle prossime uscite previste con quota 100. Le previsioni della FP CGIL evidenziano un numero molto alto tra gli operatori del pubblico impiego. A oggi non sappiamo quando e se mai verranno sostituiti”. Sul volantino sindacale è scritto a caratteri cubitali “La salute è una cosa seria! Manifestate con noi!”. “Certo, la salute riguarda tutti, è un diritto individuale e un bene collettivo. Il sistema si tiene insieme. Intendo dire, ad esempio, che un lavoratore stanco oltre a mettere a rischio la sua salute rischia di compiere errori a danno del paziente. Deve essere nell’interesse di tutti garantire sicurezza anche in questo senso”. Cosa chiedete dunque? “Tra i punti principali, un piano triennale di assunzioni, il posto fisso per il personale precario, un tavolo sulla gestione organizzativa del personale. Alla cittadinanza chiediamo di portare pazienza, questa lotta, lo ribadisco, è anche per loro”.