Comunicato stampa FP CGIL – CISL FP – UIL FPL Lombardia
Questa mattina la Terza Commissione del Consiglio Regionale Lombardo ha approvato la delibera della Giunta Regionale 2662/2019 sulla “revisione e aggiornamento dei requisiti per l’esercizio degli asili nido” della Lombardia.
Il testo che esce dal Consiglio Regionale presenta modifiche rispetto alla versione originale, migliorando alcuni punti critici che avevano fatto scattare l’azione e la mobilitazione sindacale, di cui rimarchiamo ruolo e rilevanza. Anche rispetto al gruppo di lavoro istituito, dopo le nostre audizioni, con i consiglieri di tutti i gruppi regionali.
Della nuova delibera sottolineiamo, per quanto riguarda il calendario scolastico, il chiaro rispetto del contratto collettivo nazionale di lavoro delle funzioni locali, cui si derogava nella versione precedente.
Rispetto a un nodo caldo, quello dei volontari, c’è stato un passo avanti: viene ora previsto per questo personale di essere in possesso degli stessi titoli richiesti a educatrici ed educatori, e la loro presenza viene limitata al di fuori delle 7 ore di attività pedagogica finalizzata.
Viene data poi garanzia a bambine e bambini disabili di un’adeguata presa in carico, prevedendo, a loro tutela, l’obbligo (e non più la possibilità) di cambiare il rapporto numerico educatore/bambini.
Rispetto al rapporto numerico più generale 1:8, se viene salvaguardata la capacità organizzativa dei Comuni non è stata accolta la nostra richiesta di modulare tale rapporto in base all’età e alle diverse esigenze dei bambini.
La partita si sposta a questo punto in Giunta, per l’adozione dell’atto definitivo e noi ribadiamo la richiesta d’incontro che Regione Lombardia, davanti al Prefetto, ci aveva assicurato: siamo disponibili a un nuovo confronto prima del varo definitivo della Dgr per poter intervenire su passaggi del testo ancora da chiarire e migliorare.
Contemporaneamente torniamo a chiedere a Regione Lombardia di realizzare, in linea con la normativa nazionale, il sistema integrato 0-6 anni e di abbandonare l’idea degli asili nido come unità di offerta sociale. Con “Viva i nidi” noi rafforziamo il diritto delle bambine e dei bambini a trovare nei servizi loro dedicati un’offerta educativa e di qualità.
Milano, 26 febbraio 2020