I sindacati temono che, con la chiusura per 4 mesi, della strada Tramezzina, la Residenza sanitaria assistenziale, già provata dalla pandemia, corra seri rischi di tenuta. Macrì (Fp Cgil): il 19 ottobre faremo un’assemblea e poi chiederemo un tavolo urgente in Prefettura
14 ott. 2021 – La Rsa Villa Stefania di Sala Comacina “è affacciata sul Lago di Como, in una splendida posizione panoramica”, riporta il sito istituzionale. Ma purtroppo, da un lato per la pandemia, dall’altro per lavori stradali in arrivo dal 29 novembre, rischia grosso, come denunciano i sindacati confederali di categoria.
“La chiusura per 4 mesi della strada Tremezzina rappresenta un’incognita per le sorti e le prospettive della Rsa, gestita dalla cooperativa Selios – racconta per la Fp Cgil Como Stefania Macrì -. Ci lavorano 74 dipendenti, attualmente ancora in cassa integrazione, poiché il numero delle persone ospiti (65) non consente di coprire tutti posti letto disponibili (110). Ovviamente, anche la posizione geografica non aiuta: la struttura si troverà esattamente al di là della chiusura della strada che porta a Como, mettendo di fatto in seria difficoltà tutte quelle lavoratrici e lavoratori che giungono da Como o da Milano, come per esempio professionisti, medici, che in alcuni casi devono anche raggiungere la Rsa in mezz’ora per garantire l’assistenza”.
Sempre a causa della chiusura di un tratto della strada Regina, Macrì rileva che “non è dato sapere né come la Rsa verrà rifornita del materiale sanitario necessario né a quale presidio ospedaliero si potrà fare riferimento nel caso in cui si dovessero ricoverare gli anziani degenti. La situazione è quindi di grande difficoltà, sia per le lavoratrici e i lavoratori sul versante della continuità occupazionale sia per le persone ospiti. È chiaro che una struttura che si trova parzialmente isolata non è attrattiva e questo potrebbe significare una riduzione ulteriore del numero degli utenti. Il 19 ottobre – aggiunge la sindacalista – ci sarà un’assemblea del personale, dopodiché chiederemo un tavolo urgente in Prefettura per dirimere la questione”.