Ieri l’assemblea regionale on line della Fp Cgil Lombardia, disponibile su Facebook e You Tube
27 gen. 2022 – “Nessuno ha mai portato a compimento un progetto di legge di riforma. La necessità di una legge che aggiorni l’ordinamento della Polizia Locale è urgente e ineludibile”. Ieri pomeriggio, all’assemblea regionale on line organizzata dalla Fp Cgil Lombardia, “Non è questa la riforma che vogliamo!”, Antonio Santomassimo, coordinatore nazionale Fp Cgil per la Polizia Locale, ha raffrontato le proposte della piattaforma sindacale al testo unificato presentato il 21 dicembre 2021 dalla Commissione Affari Costituzionali della Camera che fa sintesi di circa 9 progetti di legge.
Alle persone collegate, Santomassimo ha spiegato i tanti punti di distanza rispetto a una riforma del Corpo che rispetti e valorizzi davvero le lavoratrici e i lavoratori, nei ruoli professionali e nelle qualifiche, con la formazione e l’aggiornamento professionale, con la “tutela assistenziale, previdenziale e infortunistica prevista per la Polizia di Stato”. Bisogna “salvaguardare la specificità della Polizia a ordinamento locale. Laddove facciamo le stesse cose, bisogna che tutele e diritti siano uguali e avere anche gli strumenti”. Bisogna estendere anche a loro, ai fini previdenziali, la categoria dei lavori gravosi. E servono contingenti di personale adeguati, assunzioni, i dispositivi di autotutela in relazione al tipo di servizio svolto in un determinato ambito o territorio. Tra gli altri punti, ci sono la certezza di avere la patente di servizio di diritto, l’accesso fattibile ai sistemi informatizzati delle pubbliche amministrazioni (Ministeri dell’Interno e dei Trasporti, Pra, Camere di commercio, ecc.), la rivalutazione dell’indennità di vigilanza. Inoltre, per quanto riguarda la Polizia provinciale, la cui competenza la legge Delrio ha passato alle Regioni, il sindacato chiede di “correggere le storture” per cui le lavoratrici e i lavoratori hanno perso “indennità e in certi casi anche la funzione”, oltre che riconoscere anche a loro la conquista dell’equo indennizzo.
Santomassimo ha evidenziato il “percorso concreto” fatto dalla Fp Cgil negli ultimi anni per ascoltare problematiche, istanze e proposte delle lavoratrici e dei lavoratori, assunte poi nella piattaforma sindacale che si può proprio dire sia stata elaborata “dal mondo del lavoro”.
Ricordando le specificità della Polizia Locale all’interno del comparto delle Funzioni Locali, anche nella partita del rinnovo contrattuale, oltre che nell’auspicato iter riformatore, il sindacalista spiega che l’obiettivo è comunque “traguardare i risultati, fosse anche uno alla volta”.
Anche il coordinatore regionale Corrado Sciamanna, esprimendo cautela sul testo di riforma visto che, una volta approdato in Commissione, è stato svuotato di “tutta la parte economica, quella che erano i costi”, segno della non volontà di investire sulla Polizia Locale, è convinto che si dovranno “portare a casa piccoli pezzi” ma fa anche un appello indiretto ai sindaci affinché facciano la loro parte per “spingere” alla giusta riforma del Corpo. Sciamanna insiste soprattutto sulle necessità formative delle agenti e degli agenti, a cui deve essere fatto obbligatoriamente un corso al primo ingresso in servizio ma anche lungo tutta la loro carriera. Perché le norme cambiano e serve una “formazione permanente”, come è stato chiesto al tavolo regionale. Ma intanto la Fp Cgil Lombardia sta per mettere in campo qualche corso on line gratuito per le iscritte e gli iscritti della Polizia Locale, a partire da un corso di tre ore sui falsi documentali. Seguiranno corsi sul codice della strada e sul codice di procedura penale, tutti dal taglio molto pratico. “La formazione andrebbe scritta dal contratto e praticata in tutti gli enti” insiste Sciamanna.
Lucilla Pirovano, coordinatrice lombarda delle Funzioni Locali per la Fp Cgil, ha definito l’incontro di ieri un “punto di partenza”. Riprendendo un tema sollevato dal dibattito, riferisce della richiesta, più volte ribadita all’Assessore Regionale Riccardo De Corato, di aprire un tavolo per garantire la sicurezza alle lavoratrici e ai lavoratori, dopo i diversi casi di aggressione subiti, ma anche la prevenzione del disagio psichico e psicologico. Oltre, naturalmente, alla tutela della salute con i dovuti dispositivi di protezione dal Covid.
Non poteva mancare una sua sollecitazione a partecipare attivamente alla prossima campagna per le Rsu, “che per noi sono un momento vitale”. Un invito a impegnarsi sindacalmente per questo spazio di democrazia, a candidarsi, a convincere gli indecisi a votare Fp Cgil. A “essere voi stessi attori del cambiamento. Altro modo non c’è per cambiare le cose. Il cambiamento non cade dalle stelle”.