Vanoli (Fp Cgil): “Non ripetere più gli errori fatti, sulla sanità pubblica e universale bisogna investire”
Milano, 4 novembre 2022 – In occasione della visita, in Lombardia, di una delegazione di eurodeputati della commissione speciale sul Covid-19, abbiamo consegnato come Fp Cgil della Lombardia e insieme all’Epsu, la Federazione Europea dei Sindacati dei Servizi Pubblici, una lettera-memoria delle lavoratrici e lavoratori della sanità e del socio sanitario assistenziale della nostra regione.
La pandemia ha colpito duro, in Lombardia, con le sue – a oggi – più di 43mila persone morte. Un gravissimo e tristissimo record della nostra regione rispetto al resto del Paese.
Il Covid ha colpito duro, rispetto ad altre regioni, per il modello organizzativo del welfare lombardo, tutto incentrato sulla presa in carico ospedaliera, soprattutto ad alta specializzazione, mentre la sanità territoriale, che avrebbe dovuto fare da argine, nel corso degli anni è stata mandata alla deriva a suon di tagli. Spingendo cittadine e cittadini a orientarsi, con finta libertà di scelta ma solo di tasca, all’offerta di una sanità privata a cui è stato dato sempre più spazio.
Il Covid ha colpito duro sulle lavoratrici e i lavoratori degli ospedali, dei servizi territoriali, delle Rsa, sui medici di medicina generale, accomunati tutti dall’essere decisamente sottodimensionati nei numeri ben prima dell’arrivo del virus e poi, nella prima tremenda fase, lasciati a mani nude a combatterlo, senza dispositivi di protezione individuale e senza precise indicazioni da parte di Regione Lombardia, che – va ricordato – era anche arrivata a deliberare che il personale sanitario e socio sanitario autocertificasse di non avere il virus. Una delibera vergognosa – poi ritirata con il pressing sindacale – che scaricava sulle lavoratrici e i lavoratori le responsabilità penali di un eventuale contagio.
“Abbiamo consegnato ai deputati europei questa lettera-memoria, importante testimonianza di una fase estremamente drammatica per la nostra regione, le sue cittadine e cittadini, e per le lavoratrici e lavoratori del sistema di cura che hanno pagato un prezzo altissimo, a più livelli – afferma Manuela Vanoli, segretaria generale della Fp Cgil Lombardia -. La memoria ha un ruolo attivo e deve servire per non ripetere più gli sbagli fatti, a maggior ragione rispetto a un diritto umano e di cittadinanza come è quello alla salute. Ribadiamo, insieme a Epsu, che la sanità pubblica e universale è uno dei valori cardine per l’Unione Europea e che per questo è indispensabile investire in essa, considerandola leva di sviluppo – aggiunge Vanoli -. Più assunzioni, più risorse, più integrazione tra sanità ospedaliera e sanità territoriale, come tra sistemi sanitari dei Paesi dell’Unione non sono solo una rivendicazione ma è la linea necessaria e concreta da realizzare quanto prima”.
In allegato la lettera-memoria.