Organizzata dalla Fp Cgil Lombardia, si è tenuta, mercoledì 5 aprile, l’assemblea delle ricercatrici e ricercatori precari della sanità pubblica lombarda. La categoria va avanti spedita in un’azione di autotutela patrocinata dallo Studio legale Bonetti
6 apr. 2023 – Oltre 100 tra ricercatrici, ricercatori, collaboratrici e collaboratori di ricerca dei quattro Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs) lombardi e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs) di Brescia hanno partecipato ieri (in presenza e online) all’assemblea indetta dalla Fp Cgil Lombardia per informare sull’azione giuridica intrapresa a livello nazionale per ottenere la ricostruzione di carriera e l’erogazione delle differenze retributive, indennitarie e previdenziali.
“L’azione ha preso avvio dall’indagine svolta a gennaio dalla Fp Cgil, che avevamo già presentato, e mostra ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, la precarietà che permea questo importante settore della sanità pubblica” racconta Alberto Evangelista, coordinatore regionale Irccs, che ieri ha introdotto i lavori.
All’assemblea hanno partecipato, per la categoria, il segretario regionale Catello Tramparulo, la segretaria milanese Isa Guarneri, la funzionaria pavese Patrizia Sturini, e il coordinatore nazionale Ircss Sandro Alloisio, che ha sintetizzato i numerosi percorsi nazionali in essere, tra cui: rinnovo del contratto, presentazione di emendamenti per la stabilizzazione, confronto con il Ministero della Salute.
L’azione giuridica è stata presentata con accuratezza da Francesca Colciaghi, delegata Rsu Fp Cgil dell’Istituto Besta e da Antonio Bagnaschi della Fp milanese, fra i promotori dell’iniziativa, che hanno posto l’accento sulla necessità di raccogliere la più ampia adesione ad essa, vista la sua valenza politica e la garanzia che viene data dalla Fp Cgil in merito.
“Per aderire bisogna compilare il form on line e consegnare il modello firmato alle delegate e delegati Rsu Fp Cgil – spiega Evangelista -. In una prima fase si procederà alla raccolta delle adesioni necessarie per la messa in mora degli Istituti, cioè per bloccare i termini di prescrizione e permettere a tutte e tutti di vedersi riconoscere il maggior numero di anni di precariato sia come carriera sia dal punto di vista economico”.
In questa fase, per veicolarla al massimo, l’azione legale è aperta a tutte le precarie e i precari, con o senza tessera Cgil, ed è gratuita. “Un grande segno, questo, della volontà da parte della Fp Cgil di continuare a lottare a fianco dei precari della ricerca sanitaria pubblica e di prendersi concretamente carico della situazione – evidenzia il segretario regionale Tramparulo -. Può partecipare anche chi non ha più rapporti di lavoro con Irccs e Izs, anzi, ne caldeggiamo fortemente l’adesione che, in questo caso, ha il solo scopo del risarcimento economico, comunque una rivalsa. La Fp Cgil si riserva di selezionare casi pilota per portare avanti, in raccordo con le lavoratrici e i lavoratori, un’eventuale vertenza”.
In assemblea sono stati espressi timori rispetto a possibili ritorsioni, che i sindacalisti della Fp Cgil hanno placato rimarcando che quella messa in campo è “un’azione di autotutela patrocinata dallo Studio legale Bonetti, che gestisce numerose iniziative di questo tipo a livello nazionale per conto della Fp Cgil e sostenuta da una delle più grandi, più strutturate e solide sigle organizzazioni sindacali del Paese”, rivendica ancora Evangelista, nel riferire.
“Vogliamo, soprattutto in questo primo stadio, fare pressione sulle istituzioni coinvolte (Parlamento, Governo, Regioni) affinché si arrivi per tempo, e con la massima condivisione possibile, a norme da inserire nei prossimi provvedimenti per modificare e migliorare il percorso della cosiddetta ‘Piramide’, in primis con la stabilizzazione del personale storico e la corretta valorizzazione dei ricercatori, per evitare anche la continua emorragia del personale della ricerca a favore di privati, Università ed estero”, sostiene il coordinatore lombardo, nonché membro del coordinamento Irccs Fp Cgil nazionale.
L’assemblea si è conclusa con l’impegno delle delegate e dei delegati a raccogliere le adesioni nelle singole aziende per il pronto invio allo Studio Bonetti.