Comunicato stampa Anaao Assomed-Fp Cgil Medici e Dirigenti Ssn Milano
Dopo la pioggia di provvedimenti disciplinari e le dimissioni in massa del personale medico, la dirigenza della ASP Milanese corre ai ripari levando una settimana di ferie ai medici in servizio, ma così viola il contratto
05/06/2023 Prima la serie straordinaria di provvedimenti disciplinari contro il personale medico, con numeri senza eguali in tutta la Lombarda, poi le dimissioni in massa con quasi un terzo dei medici in servizio nel 2019 che oggi ha lasciato il PAT, ad un ritmo impossibile da compensare con le nuove assunzioni.
Prima la serie straordinaria di provvedimenti disciplinari contro il personale medico, con numeri senza eguali in tutta la Lombarda, poi le dimissioni in massa con quasi un terzo dei medici in servizio nel 2019 che oggi ha lasciato il PAT, ad un ritmo impossibile da compensare con le nuove assunzioni. Per affrontare la conseguente carenza di personale medico, oggi l’Amministrazione comunica ai dirigenti della struttura che il personale medico non potrà usufruire delle ferie previste dal contratto.
“All’inizio di maggio denunciavamo il clima al PAT – commentano Sergio De Chiara, CoordinatoreTerritoriale FP CGIL Medici e Dirigenti SSN, e Stefano Magnone, Segretario Regionale ANAAO-ASSOMED – dove i procedimenti disciplinari usati con intenzione persecutoria avevano generato dimissioni e carenza.
Adesso le mail con cui l’Amministrazione concede ai medici due sole settimane di ferie consecutive nel corso del periodo estivo, confermano le nostre preoccupazioni: il personale medico non è sufficiente per coprire i fabbisogni dell’Ente. E si preferisce violare il contratto anziché cambiare rotta nella gestione delle relazioni con il personale”.
Il contratto collettivo nazionale di categoria garantisce 3 settimane consecutive di ferie nel periodo estivo. Inoltre lo stesso contratto impone la chiusura del piano ferie entro il 30 aprile. La revisione dei piani ferie è ancora in corso in questi giorni, un’ulteriore violazione della normativa e un’ulteriore conferma dello stato delle cose al PAT.