23 Nov 2024
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Dirigenza Funzioni Locali, Pta, Segretari comunali e provinciali / Firmato il contratto nazionale 2019-2021

I punti principali dell’ipotesi di accordo riassunti dalla Fp Cgil Lombardia con Fulvio Frattini, coordinatore dirigenti Funzioni Locali, Loredana Gazzaniga, dirigente Pta e componente del coordinamento nazionale per il rinnovo del ccnl, Dino Pusceddu, segretario regionale

15 dic. 2023 – Lunedì 11 dicembre è stata firmata con l’agenza negoziale governativa Aran l’ipotesi di accordo del contratto nazionale dei dirigenti delle Funzioni Locali relativamente al triennio 2019-2021.

L’ipotesi contrattuale coinvolge 13.280 persone tra dirigenza delle Regioni e degli enti locali (5482), del ruolo Pta-professionale, tecnico e amministrativo della sanità (4913) e segretari comunali e provinciali (2885). Se a tutte e tutti andranno 135,00 euro di incremento sul tabellare, sulle posizioni organizzative e di risultato prenderanno rispettivamente 174,00 euro, 108,00 euro e 104,00 euro.

Quali sono gli aspetti più interessanti di questo contratto? “L’aspetto economico, con l’aumento del 3,78% della retribuzione, è in linea con le altre categorie di lavoratrici e lavoratori. Per quanto riguarda nello specifico la dirigenza delle Funzioni Locali, è stato fatto un intervento molto importante di mitigazione degli effetti della differenziazione e variabilità della retribuzione di risultato, specialmente sugli enti più piccoli, dove questa aveva un effetto più distorsivo – esordisce Fulvio Frattini, coordinatore Fp Cgil Dirigenza Funzioni Locali -. La parte normativa sicuramente ha una riscrittura molto radicale delle relazioni sindacali. È stato esteso l’utilizzo dell’Organismo paritetico per l’innovazione, strumento di confronto innovativo e importante nei rapporti tra amministrazioni e organizzazioni sindacali, che andrà costituito negli enti con un minimo di 6 dirigenti (rispetto ai 12 del precedente contratto). Abbiamo inoltre ampliato la gamma di atti che si possono ottenere rispetto all’informazione e ampliato l’ambito del confronto e della contrattazione inserendo le linee di indirizzo per la sicurezza sui luoghi di lavoro”.

Altri punti? “Per la prima volta,  e costituisce un punto fondante, per il personale dirigente è stato regolamentato il lavoro agile, le cui modalità andranno stabilite in sede decentrata – risponde Frattini -. È stato disciplinato il periodo di prova, dando degli importanti punti di riferimento per quanto riguarda il decorso e la valutazione nell’ambito del periodo stesso da parte dell’amministrazione. Non ci potrà essere l’utilizzo della risoluzione strumentale del rapporto di lavoro nel periodo di prova perché dovrà esserci un’adeguata motivazione dell’eventuale mancato superamento”, precisa il sindacalista.

Quali altri diritti sono stati introdotti o migliorati? “Sono state migliorate le modalità di fruizione delle assenze retribuite, rendendole molto più elastiche, per esempio, per quanto riguarda la partecipazione alle procedure selettive da parte dei dirigenti, non solo per la partecipazione ai concorsi pubblici. È stata ampliata la fruizione delle assenze per terapie salvavita. Sono stati introdotti i congedi per le donne vittime di violenza fino a 90 giorni, oltre ad altre agevolazioni di natura normativa. È stata inserita la clausola di tutela delle transizioni di genere, un traguardo di civiltà per i diritti e per contrastare tabù – aggiunge Frattini -. È stato riscritto anche il passaggio della fruizione delle ferie e delle festività, rimarcando il diritto irrinunciabile dei dirigenti alla fruizione delle ferie. Nel caso in cui le amministrazioni negassero la possibilità di accedere alle ferie, dovranno farlo con atto scritto. Ancora, per le lavoratrici e lavoratori dirigenti nuovi assunti è stata introdotta la figura del mentore, cioè una figura dirigenziale più anziana che potrà affiancarli dando suggerimenti per quanto riguarda il miglioramento della valutazione. È un passaggio molto importante per valorizzare l’esperienza dei dirigenti con più anni di anzianità, che possono trasmettere i loro saperi alle nuove generazioni di dirigenti”, rimarca il coordinatore.

Rispetto al patrocinio legale? “Decisamente rilevante la riscrittura della sua disciplina. Ai dirigenti vengono dati elementi di certezza rispetto all’ottenimento del rimborso delle spese legali sostenute e soprattutto, viste le lungaggini dei procedimenti giudiziari, viene data loro la possibilità – in caso di sentenze favorevoli – di ottenere già in corso di giudizio un parziale indennizzo”, chiude Frattini.

Loredana Gazzaniga è, per la Fp Cgil Lombardia, come dirigente Pta, componente del coordinamento nazionale per il rinnovo del contratto. Anche a lei chiediamo un commento su questo rinnovo contrattuale.

“Il grosso passo avanti, il grande valore, è riferito alla parte comune del contratto per le tre tipologie di dirigenti – afferma -, con una serie di regolamentazioni che adesso valgono per tutti. Dalla contrattazione integrativa e dal patrocinio legale (quando prima in fatto di contenzioso eravamo un po’ abbandonati a noi stessi) fino alla formazione che nel precedente contratto, per la Pta, era solamente accennata, mentre ora nella parte comune è molto ben definita. Sulla dirigenza professionale, tecnica e amministrativa in particolare è stata fatta una modifica sostanziale sulla funzione dei fondi, con un incremento dei fondi di posizione e del fondo di risultato che sono stati adeguati dal punto di vista economico – segnala Gazzaniga -. Oltre a tutti i risultati ottenuti nella parte comune che vanno a rinforzare una serie di diritti portando una serie di evoluzioni, vedi i permessi per le donne vittima di violenze. In un momento non facile come l’attuale, questo rinnovo è una risposta di valore, non solo sul piano economico ma anche, soprattutto, normativo”.

Secondo Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia, “Quando questo contratto verrà stipulato in via definitiva verrà ultimata, a tre anni dalla firma del precedente ccnl, la tornata contrattuale del triennio 2019 – 2021. Un triennio che si chiude con una profonda revisione dei contratti del pubblico impiego, incluso quello della dirigenza Funzioni Locali, Pta e dei segretari comunali. Ma il ritardo con il quale si è giunti alla sua sottoscrizione rischia di non rendere evidenti gli importanti avanzamenti, anche salariali, per le lavoratrici e i lavoratori della dirigenza: è un rinnovo che, riferito agli anni dal 2019 al 2021, vede degli incrementi ben superiori all’inflazione registrata nello stesso periodo. Vi sono inoltre inserite le importanti innovazioni che, nel sistema delle relazioni sindacali e in quello delle tutele, hanno già riguardato il personale del comparto”.

Rispetto ai segretari comunali e provinciali, Pusceddu evidenzia da un lato “gli importanti incrementi anche nelle retribuzioni di posizione e di risultato, eliminando la decurtazione del cosiddetto ‘galleggiamento’ per le sedi convenzionate e tenendo conto, per la retribuzione di risultato, delle funzioni aggiuntive conferite al segretario”. Dall’altro l’“incremento del salario accessorio anche per i segretari incaricati in un’unione di comuni”.

In sostanza, per il segretario Fp Cgil Lombardia questo contratto “si chiude con un bilancio positivo che, purtroppo, renderà ancora più evidenti le difficoltà che ci troveremo ad affrontare nella nuova stagione contrattuale, visto che il Governo ha messo a disposizione scarse risorse per gli incrementi salariali, e a fronte di un’inflazione che ha raggiunto il 16,1% nel triennio 2021–2024”.

Slide Dirigenza 2019-2021

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