“La giornata di sciopero del 20 febbraio è una tappa di un percorso lungo, iniziato in autunno, che continuerà a coinvolgere, con assemblee e iniziative, lavoratrici e lavoratori delle aziende e che si allargherà alle istituzioni e a tutta la cittadinanza perché sia riconosciuta la centralità del sistema di edilizia pubblica residenziale in un contesto sociale caratterizzato dalle crescenti difficoltà nell’accesso all’abitare e dall’aumento della povertà”, dichiarano Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl nazionali. Pusceddu (Fp Cgil Lombardia): “Chiamiamo a fare la sua parte anche la Regione, del cui bilancio consolidato fanno parte le Aler”
18 gen. 2024 – Proclamato per martedì 20 febbraio lo sciopero nazionale delle lavoratrici e lavoratori delle aziende dell’edilizia residenziale pubblica, cui si applica il contratto Federcasa, per rivendicare un rinnovo contrattuale dignitoso, valorizzante e tutelante.
“Riteniamo molto gravi i tentativi della parte datoriale di contrapporre le nostre rivendicazioni salariali per le lavoratrici e i lavoratori con i bisogni e le fragilità degli inquilini, perché alimenta una contrapposizione sbagliata e dannosa e denota la mancata consapevolezza di quanto il capitale umano e la sua giusta valorizzazione anche economica siano un fattore determinante nel lavoro in ambito sociale” afferma Lucilla Pirovano, segretaria Fp Cgil Milano e componente della delegazione trattante nazionale.
“Noi chiediamo il recupero dell’inflazione con aumento almeno a tre cifre ma la parte datoriale non va avanti. Federcasa sostiene che le risorse che chiediamo non ci sono e, ancora peggio, che se dovessero esserci incrementi tabellari nel contratto verrebbero, viceversa, ridotti gli stanziamenti per la messa in sicurezza delle abitazioni, le manutenzioni, e così via. Da qui la decisione di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl nazionali, dopo l’apertura dello stato di agitazione, di indire la giornata di sciopero -, spiega Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia -. Le lavoratrici e i lavoratori Aler garantiscono il diritto alla casa e le loro legittime richieste di contratto di lavoro dignitoso e al passo con i costi della vita non vanno messe in antitesi con quelle degli inquilini – ribadisce il dirigente sindacale -. Per giunta, Federcasa in trattativa ha dichiarato che per la nostra regione ci sarebbero difficoltà a garantire questo rinnovo contrattuale”.
In che senso? “Dalle verifiche che abbiamo fatto come Fp Cgil Lombardia sui bilanci aziendali, l’unico critico è quello della Aler Milano, mentre quelli delle altre quattro aziende lombarde (Aler Bergamo, Lecco, Sondrio; Aler Brescia, Cremona, Mantova; Aler Pavia, Lodi; Aler Varese, Como, Monza Brianza, Busto Arsizio) sono in una condizione positiva – risponde Pusceddu -. Va detto che l’Aler è una società di Regione Lombardia, è nel suo bilancio consolidato. Pertanto cercheremo di smuovere Regione, chiamandola in causa per la parte da agire per questo contratto. Oltre mille sono le lavoratrici e i lavoratori coinvolti in Lombardia, sui circa 7000 complessivi. E sono chiamati a partecipare alle assemblee unitarie che faremo nelle varie aziende in vista dello sciopero”.
Per i segretari generali nazionali Fp Cgil, Serena Sorrentino, Cisl Fp, Maurizio Petriccioli, Uil Fpl, Domenico Proietti: “Il rafforzamento delle politiche abitative non può prescindere dal coinvolgimento dei soggetti istituzionali di rappresentanza degli enti coinvolti, chiamati a garantire, innanzitutto, una gestione capace di valorizzare il ruolo del personale occupato nelle aziende che operano a tutela della popolazione più fragile”.