3 Jul 2024
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I passi avanti del contratto nazionale 2023-2025 delle Cooperative sociali

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L’ipotesi di accordo è stata siglata il 26 gennaio. Tramparulo (Fp Cgil Lombardia) rivendica: “Un contratto importante, che incrementa il tabellare e introduce la quattordicesima. E afferma una condizione di dignità, con il superamento delle notti passive. Ora la parola alle lavoratrici e ai lavoratori, che sono migliaia nella nostra regione”

30 gen. 2024 – “Aver rinnovato il contratto nazionale della cooperazione sociale è stato molto importante. Un accordo atteso da troppo tempo. In Lombardia sono migliaia le lavoratrici e i lavoratori delle cooperative sociali. Oltre 400mila a livello nazionale. E abbiamo portato a casa un contratto che prevede sul livello C1 180 euro di incremento a regime. Non abbiamo portato a casa solo il tabellare, ma, per la prima volta in questo contratto, abbiamo ottenuto anche l’introduzione della quattordicesima mensilità”. Catello Tramparulo, segretario Fp Cgil Lombardia, è soddisfatto nel commentare il rinnovo contrattuale 2023-2025 che è stato firmato dai sindacati con le Centrali Cooperative, venerdì 26 gennaio.

Il tema delle risorse che diventano stabili per queste lavoratrici e lavoratori è stata una battaglia che abbiamo portato avanti con tenacia – insiste il dirigente sindacale –. Un altro tema di dignità che abbiamo raggiunto riguarda le notti passive. Finora avevamo ancora i lavoratori che la notte andavano in struttura, secondo i datori di lavoro a dormire, e magari non essere pagati. E questa è una stortura che abbiamo corretto nel nuovo contratto nazionale di lavoro”.

Cioè? “Abbiamo abolito le notti passive e creato un sistema misto – risponde Tramparulo -. L’obiettivo finale non è ancora raggiunto ma intanto un giusto passo avanti l’abbiamo fatto e ora andremo a condividerlo con le lavoratrici e i lavoratori nelle assemblee che organizzeremo nelle prossime settimane per illustrare il ccnl”.

Nello specifico, quali sono i punti qualificanti di questo rinnovo contrattuale? “Sono sia sul piano normativo che su quello economico. Rispetto al tabellare, stando sempre come riferimento sul livello C1, l’incremento retributivo è di 120 euro, che saranno versati in tre quote: 60 euro il prossimo febbraio, 30 euro a ottobre, i rimanenti 30 euro a ottobre 2025. La quattordicesima inizia a maturare dal gennaio 2025, al 50% (64,40 euro mensili), e con il prossimo rinnovo, come da impegni presi al tavolo di trattative, sarà tra i punti prioritari per portarla al 100%. Inoltre – continua Tramparulo – sono stati regolamentati i tempi di vestizione e svestizione (15 minuti), il periodo di maternità obbligatoria è stato integrato al 100%, è stata rafforzata la clausola per il personale a tempo determinato (+ 25%) e aumentata a 10 euro mensili il contributo a carico dei datori di lavoro per l’assistenza sanitaria integrativa. È anche prevista la revisione dei profili professionali e la riclassificazione del personale attraverso una apposita commissione paritetica. Altrettanto importante, anche per la nostra regione – aggiunge – l’istituzione di un osservatorio paritetico sugli appalti e gli accreditamenti territoriali”.

Qual è il cambio di passo per le notti passive? “Viene superato l’obbligo di stare nella struttura mentre la reperibilità con vincolo di permanenza, ad esempio nelle Rsa, si restringe dalle ore 24 alle 7, con un’indennità fissa mensile lorda alzata a 77,47 euro”.

E per le educatrici e gli educatori? “Il contratto nazionale fa un passo avanti rispetto alla loro riqualificazione, con il passaggio, dal 1° gennaio 2026, da D1 a D2 degli educatori socio pedagogici dei servizi 0-6 anni (60 crediti formativi universitari come da legge 205/2017). Insieme agli educatori dei servizi per l’infanzia in D1, riceveranno dal 1° gennaio 2025 un elemento temporaneo aggiuntivo della retribuzione mensile di 41 euro, che raddoppierà dal 1° settembre 2025 e non verrà mantenuto passando di livello e mansione”.

Il volantino della Fp Cgil sul ccnl cooperative sociali >>> 

Le tabelle retributive >>>