Pusceddu (Fp Cgil Lombardia): “La sentenza 4/2024 della Corte Costituzionale ha dichiarato illegittima la retroattività decisa dalla legge 388/2000 che ha escluso lavoratrici e lavoratori dei Ministeri e degli Enti pubblici non economici dallo scatto per l’anzianità di servizio, raggiunti almeno i 5 anni di attività al 31 dicembre 1993. Aiuteremo questi dipendenti delle Funzioni Centrali nella predisposizione della domanda di ricostruzione di carriera da inviare ai loro uffici del personale”
31 gen. 2024 – Ci sono lavoratrici e lavoratori, dipendenti dei Ministeri e degli Enti pubblici non economici che, pur avendo raggiunto o superato, al 31 dicembre 1993, i 5 anni di anzianità di servizio, non hanno ricevuto il relativo scatto o gradone assegnato per decreto, ossia la maggiorazione della retribuzione individuale dell’anzianità (RIA).
“Questo scatto era stato eliminato retroattivamente e molti dipendenti hanno fatto ricorso, senza risultati – spiega Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia -. Poi la sentenza della Corte Costituzionale 4/2024 ha dichiarato illegittima la retroattività. E ora la Funzione Pubblica Cgil, con gli uffici territoriali e i vari funzionari aiuteranno le lavoratrici e i lavoratori iscritti a compilare la domanda di ricostruzione della propria carriera, ovvero come sindacato chiederemo che venga riconosciuta a questi dipendenti delle Funzioni Centrali quella maggiorazione. In Lombardia sono circa 2700”.
Cosa si fa una volta compilata la domanda? “Verrà inviata a tutte le amministrazioni di appartenenza che dovranno fare le pratiche per ricostituire la posizione. Qualora ci fosse una risposta negativa ovviamente ci attiveremo dal punto di vista vertenziale per supportare le lavoratrici e i lavoratori e fare in modo che abbiano una risposta concreta e positiva”, chiude Pusceddu.