5 Jul 2024
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Contratto Federcasa / Fp Cgil Lombardia: “L’unione fa la forza”

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Con l’assemblea delle delegate e dei delegati delle aziende lombarde dell’edilizia residenziale, oggi parte il coordinamento regionale con alla guida Barbara De Pedrini. Il segretario Dino Pusceddu: “A fronte delle prassi disomogenee delle aziende, la nostra battaglia deve diventare regionale, non risolta solo a livello delle singole strutture. Evidenziare le responsabilità della Regione per noi è fondamentale”. La segretaria Fp Cgil Nazionale Giordana Pallone: “Per il rinnovo del ccnl, chiediamo la valorizzazione economica e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori”

14 mar. 2024 – Dopo lo sciopero nazionale delle lavoratrici e lavoratori con contratto Federcasa, la Fp Cgil Lombardia ha organizzato, presso la casa confederale di via Palmanova a Milano e da remoto, l’assemblea regionale delle delegate e delegati delle Aler.

Alla riunione si è fatto il punto sulle diverse situazioni e prassi, positive e negative, nelle varie aziende lombarde dell’edilizia residenziale pubblica che, nonostante la linea di Regione Lombardia – che ha il compito di coordinamento, indirizzo e vigilanza -, viaggiano in modo disparato, senza criteri comuni, dal regolamento all’uso delle risorse e alle retribuzioni per una stessa mansione, dal misconosciuto ruolo dei custodi e fino al buono pasto, che è di fatto salario indiretto per le lavoratrici e i lavoratori.

Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia, ha sottolineato la necessità da un lato, di fare rete con il nuovo coordinamento regionale delle Aler testé costituito, con a capo Barbara De Pedrini della Aler Bergamo, e di rafforzare la rappresentanza della categoria Cgil anche attraverso il tesseramento, dall’altro di mettere a sistema le diverse problematiche delle lavoratrici e lavoratori delle aziende. Un’idea da mettere a terra è la condivisione delle informazioni e dei dati su retribuzioni e accordi integrativi nelle singole Aler ma anche rispetto a come vengono usate le risorse dei progetti dedicati al personale. Temi connessi alla trasparenza. “La nostra battaglia deve diventare regionale, non va risolta solo a livello delle singole strutture ma con l’Assessorato lombardo. Dobbiamo mostrare che la forza della nostra mobilitazione è più grande – insiste Pusceddu -. Richiamare Regione Lombardia alla propria responsabilità per noi è fondamentale. E poi – incalza – è passato un mese da quando l’Assessore alla Casa e Housing sociale ci aveva assicurato un confronto a breve sulle problematiche sollevate da Federcasa Lombardia in merito al rinnovo contrattuale”.

Due, in particolare, i nodi della vertenza da far partire. Uno sui buoni pasto, rispetto al limite di 7 euro e alla loro fruibilità, per cui verrà chiesto a Regione Lombardia di mettere soldi in più per “dare quello che spetta al personale”, e alle aziende di disdettare i capitolati di quei fornitori che non rendono esigibili le convenzioni. L’altro nodo è sugli incentivi relativi alle funzioni tecniche, che “vanno pagati”.

Presente all’assemblea regionale, Giordana Pallone, segretaria Fp Cgil Nazionale, ha detto che la fase per il rinnovo del contratto Federcasa è “in un momento cruciale, dopo lo straordinario successo dello sciopero”. Il prossimo tavolo sarà il 4 aprile, e per la Fp Cgil la “parte del leone” deve averla il “riconoscimento economico nella sua parte tabellare”.

La dirigente sindacale ha ricordato che lo sciopero dello scorso 20 febbraio è stato proclamato dopo che il negoziato si è arenato proprio sulla “parte economica e del sistema di classificazione per valorizzare maggiormente le diverse professionalità delle diverse aziende”. A quel punto Federcasa ha messo le mani avanti. Noi rivendichiamo “relazioni sindacali sane e non d’impronta familiare” e, appunto, “la valorizzazione economica e professionale delle lavoratrici e dei lavoratori”.

Sugli assegni ‘ad personam’ Pallone non lascia dubbi, è una pratica “particolarmente irritante”, perché discrimina persone che svolgono uno stesso lavoro e che vengono pagate in modo diverso e perché fa venir meno “il rispetto del contratto nazionale, se tutto diventa una trattativa privata”, oltre al “nostro principio cardine per cui per una stessa mansione deve esserci una stessa retribuzione”.

È rivelatore, che in sede di trattativa, Federcasa avesse proposto di incrementare dal 12 al 20% proprio l’‘ad personam’, lasciando al palo i tabellari contrattuali, quelli che vanno tutelati e resi più forti.

“I soldi o ci sono o non ci sono – attacca Pallone -. Federcasa vuole decidere in modo unilaterale, non vuole sentire le nostre ragioni. Ma noi gliele faremo, invece, sentire”. Per questo la Fp Cgil ha anche convocato per giovedì 28 marzo, dalle ore 17 alle 19, l’Attivo nazionale delle delegate e dei delegati Federcasa, con diretta sulla pagina Facebook.