Bottiroli (Fp Cgil): “L’unione fa la forza è un detto non così scontato, tanto più di questi tempi. Le lavoratrici e i lavoratori, con le Rsu di Ussm e Uiepe, hanno elaborato un ordine del giorno con istanze precise. La protesta prosegue, senza escludere il ricorso allo sciopero”
6 mag. 2024 – “Carenza di personale, carichi di lavoro, sicurezza degli ambienti di lavoro, digitalizzazione. Su questi quattro punti principali la protesta delle lavoratrici e dei lavoratori degli uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna e dei servizi sociali minorili, con l’assemblea unitaria e congiunta di oggi, si è unificata per diventare più forte”. Cesare Bottiroli, segretario Fp Cgil Milano, racconta dell’assemblea convocata oggi dalle organizzazioni sindacali alla Camera del Lavoro di corso di Porta Vittoria, come di un incontro importante.
“A fianco delle categorie confederali si sono messe anche Usb, Flp e Unsa. Quanto più si sta insieme quanto più si è forti. L’unione fa la forza è un detto non così scontato, tanto più di questi tempi – sottolinea Bottiroli -. Ma questa vertenza unica sta anche a dire quanto le problematiche siano diventate insopportabili. Per questo le Rsu dei due enti, Uiepe e Ussm, hanno deciso da settimane di indire lo stato di agitazione del personale”.
Sul piazzale della Camera del Lavoro di Milano, un presidio di lavoratrici e lavoratori ha srotolato lo striscione con una scritta-monito: “La sicurezza senza giustizia sociale è una bugia!”.
Esiti dell’assemblea?
“È stato elaborato un ordine del giorno visto, per puntualizzare le mancate risposte alle rivendicazioni in campo da mesi. Rispetto alla mancanza di personale, non solo i concorsi stanno andando a fiato ma le poche risorse umane promesse per coprire le situazioni più allarmanti sono state mandate in altri uffici giudiziari. Alle forze ridotte si aggiungono compiti in costante aumento, leggasi decreto Caivano – risponde il segretario della Fp Cgil milanese -. Vogliamo poi parlare dei rischi di lavorare, ogni giorno, in locali inadeguati a garantire l’incolumità delle persone? Un’altra partita è quella relativa alla strumentazione informatica obsoleta e non funzionante a dovere”.
Quindi quali sono le istanze unitarie?
“Una diversa organizzazione del lavoro che stoppi ulteriori carichi di lavoro a quelli già in essere e distribuisca in modo più ragionato i nuovi fascicoli, cioè le nuove persone da seguire. Serve più trasparenza nello scegliere le lavoratrici e lavoratori da dedicare alle varie mansioni e una parallela attività formativa. Finché non ci saranno nuove assunzioni è meglio sospendere le specializzazioni. Mentre è necessario procedere a un costante monitoraggio della salute del personale, anche attraverso una tempestiva indagine sullo stress lavoro correlato. E poi – aggiunge Bottiroli -, ci sono due questioni più specifiche. Una è una nuova modulazione del servizio di segretariato sociale, l’altra la realizzazione di un servizio di accompagnamento per le visite domiciliari. Concludo dicendo, e passatemi il gioco di parole, che non si conclude niente finché le lavoratrici e i lavoratori non toccheranno con mano fatti veri. È da una voce sola che oggi è stato detto che la protesta prosegue, senza escludere il ricorso allo sciopero”.