16 Sep 2024
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Uneba / Uno sciopero che rivendica il rinnovo del contratto e il ritorno all’umanità

Kerly Atariguana e Sabrina Negri, Fp Cgil

All’Attivo unitario di Cgil Cisl Uil di categoria comasche, le lavoratrici e i lavoratori che lunedì 16 settembre faranno sciopero hanno raccontato i tanti problemi che vivono ma anche la dedizione verso le persone di cui si occupano. Kerly Atariguana, delegata Fp Cgil Como: “È mai possibile che veniamo visti come un costo e non come una risorsa?”. Sabrina Negri, segretaria Fp Cgil Lombardia: “A Uneba che scioperiamo dà molto fastidio, dà molto fastidio la visibilità della nostra mobilitazione. Il 16 settembre saremo in presidio sotto la sede regionale dell’Associazione, per dare un preciso segnale politico”

13 sett. 2024 – Lunedì prossimo, 16 settembre, le lavoratrici e i lavoratori dipendenti da strutture che applicano il contratto Uneba (Rsa e enti del Socio sanitario assistenziale educativo privato) sono chiamati allo sciopero nazionale proclamato dalle categorie di Cgil Cisl Uil per smuovere la parte datoriale rispetto a un rinnovo contrattuale degno.

A esemplificare la questione, prendiamo dall’intervento che Kerly Atariguana, operatrice della Fondazione Lomazzo Bregnano, ha fatto oggi a Como, all’Attivo provinciale unitario delle delegate e delegati del Terzo Settore e della Sanità privata. [clicca qui per la registrazione video su Facebook]

“Siamo pieni di problemi, le condizioni di lavoro sono drammatiche, manca personale, chi si dimette molte volte non viene sostituito, gli stipendi non stanno al passo con il costo della vita, l’organizzazione del lavoro è sempre più caotica. Il covid ci ha messo un mantello e resi eroi, ma oltre alle roboanti dichiarazioni della politica, siamo sempre trattati come lavoratori di serie B – ha detto la delegata della Fp Cgil Como -. Eroi quando serve, servi quando l’emergenza è finita – ha sottolineato -. L’organizzazione dei turni non ci consente un equilibrio vita-lavoro, con messaggi whatsapp a ogni ora perché un collega è in malattia e va sostituito, ma è mai possibile che non possiamo staccare dal lavoro? È mai possibile che veniamo visti come un costo e non come una risorsa? Perché chi cura non ha nessuno che si prende cura di lui o lei?”.

Kerly Atariguana e Sabrina Negri all' Attivo unitario Cgil Cisl Uil ComoLa preoccupazione di Atariguana non è corporativa, anzi: “È mai possibile che noi operatori non riusciamo più a trattare gli ospiti come essere umani ma dobbiamo correre, dedicare loro pochi minuti senza mai riuscire a confortarli, scambiare due parole? Per noi gli ospiti diventano come dei familiari, per chi gestisce le strutture sono numeri, entrate e uscite. Che società stiamo diventando?”, chiede e si chiede. Guardando anche alle fragilità delle persone anziane ospiti. “I minutaggi vanno aggiornati, chi arriva in casa di riposo è più grave di chi entrava nel 2000, ha sempre più necessità assistenziali e noi siamo sempre meno. Questo lavoro non lo vuole fare più nessuno, non solo perché è pagato male, ma perché ha perso umanità! Perché è un lavoro in costante emergenza, sempre di corsa, sempre!”, ribadisce.

La sua posizione rispetto alla proposta di incremento contrattuale fatta da Uneba al tavolo nazionale è lapidaria: “50 euro nel 2024 si chiama carità! Scioperiamo tutti, facciamo vedere che siamo uniti e compatti, affinché i nostri stipendi siano uguali per tutti!”.

Antonino MorabitoPrima di lei, a riprendere un imperativo puntello della Fp Cgil, stesso lavoro – stessi diritti – stesso salario, Antonino Morabito, operatore presso la Rsa Il Ronco di Centro Valle Intelvi: “Mentre noi dipendenti siamo sottopagati, le partite IVA fanno quello che vogliono, è ora che chi lavora nelle Rsa abbia la stessa retribuzione di chi lavora nel pubblico impiego”, esorta, guardando alla funzione pubblica del suo mestiere.

Le parti sindacali si sono mosse da tempo. Al tavolo nazionale Uneba, come sottolineato all’Attivo provinciale da Sabrina Negri, segretaria Fp Cgil Lombardia,unitariamente abbiamo proposto una piattaforma che elenca gli argomenti a cui avete fatto riferimento nei vostri interventi, a partire dalla retribuzione, dalle relazioni sindacali, dalla valorizzazione del personale e gli inquadramenti”, dice rivolgendosi alla platea delle delegate e dei delegati. Sabrina Negri

Altri temi importanti trattati nella piattaforma presentata a Uneba nel gennaio 2022, sono la salute e sicurezza, il mercato del lavoro, lo smart working per le figure amministrative. “Ovviamente, grande rilevanza ha la questione dell’orario di lavoro, delle tutele e diritti, e anche la previdenza complementare”, racconta Negri.

Per poi subito incalzare: “A Uneba che scioperiamo dà molto fastidio, dà molto fastidio la visibilità della nostra mobilitazione”. Qui il riferimento è all’indizione degli stati di agitazione, ai presidi, alle bandiere messe e rimesse ogni volta che venivano tolte presso le strutture. Il 16 settembre in Lombardia lo sciopero avrà anche una manifestazione regionale sotto la sede regionale di Uneba (a Milano, in via Pattari 6, dalle ore alle 10 alle 13). “La rappresentanza lombarda di Uneba ha dettato l’orientamento finora”, spiega la dirigente sindacale. Il segnale da dare forte, per il cambio di paradigma necessario, è chiaramente politico.