“La Fp Cgil per me è stata fondamentale, sono stata riammessa al lavoro dopo la vertenza aperta avendo ricevuto la lettera di licenziamento. Ho avuto fiducia nella Cgil e voglio restituirla, attraverso il mio lavoro di rappresentante sindacale”
21 ott. 2024 – Filomena Nappo, 29 anni, lavora per Aemme Linea Ambiente di Legnano.
Lo fa da circa 4 anni, dopo aver lavorato nel tessile.
“All’inizio sul piano emotivo è stato fantastico: lavorare da operatrice dell’igiene ambientale, a contatto con l’ambiente e le persone, invece che entrare in uno stabile di giorno e uscirci la sera tardi, mi ha dato tanta carica, era bellissimo”, racconta la giovane.
Poi?
“Poi l’anno scorso ho avuto un problema alla schiena e quest’anno sono stata operata di un’ernia, e ora ho delle limitazioni permanenti, quindi non posso più fare tutte le mansioni (dalla pedana ai cimiteri) ma sono assegnata per lo più allo spazzamento, certe volte a sostituire qualche collega alle piattaforme ecologiche o agli sportelli per la consegna dei sacchi dell’indifferenziato con il microchip”.
Com’è, per una giovane donna, lavorare nei servizi ambientali?
“Essendo un ambiente prettamente maschile, l’azienda non tiene in conto che sei una donna – risponde -. Ho fatto quasi 9 mesi a soffiare tutti i giorni le strade con una batteria da 12 chili per 12-15 chilometri al giorno, insieme all’autista della spazzatrice, ma il punto è che, oltre a questo, facevo anche pedana di carta e pedana di secco, era raro che mi mettessero a fare la plastica, che è più leggera. La parità dei sessi è giusta ma bisogna tenere conto anche delle differenze. È vero, sono una giovane donna e però spero anche di arrivare alla pensione… così è un po’ difficile riuscirci”, sottolinea, pur con il sorriso.
Con i colleghi come va?
“Non mi posso lamentare, sono sempre educati”.
Quali sono le criticità sul lavoro?
“Manca personale, tante zone di spazzamento dei comuni che serviamo con ALA restano scoperte. Questo comporta carichi più pesanti. L’organizzazione del lavoro va migliorata. Ad esempio, ci sono alcuni colleghi per la raccolta si stanno impuntando perché ci sono aziende che mettono fuori la carta e i cartoni in modo sbagliato e quando piove gli operatori faticano molto a tirarli su”.
Alle elezioni Rsu del 3-4 dicembre ti candidi con la Fp Cgil, perché?
“Non ti ho ancora raccontato che la Cgil per me ha fatto tanto quando, l’anno scorso, l’azienda mi ha lasciato a casa, mentre il sindacato a cui ero iscritta non ha fatto nulla”.
Cioè?
“Sono passata da diversi contratti, dal tempo determinato all’apprendistato e qui la Cgil è stata fondamentale perché l’anno scorso, a dicembre, mi scadeva il contratto e io rientravo dal periodo dei dolori di schiena iniziati a settembre e leniti con la morfina. Ebbene al rientro ho trovato come regalo di Natale la lettera di licenziamento. Il regalo vero è stato quello della Cgil che ha fatto vertenza e l’abbiamo vinta, sono stata riammessa al lavoro. Quindi, avendo provato sulla mia pelle una situazione simile, mi candido con la Fp Cgil per la dignità e i diritti delle lavoratrici (in azienda siamo circa una dozzina) e dei lavoratori. Non ultimo, anche l’altra metà del cuore è Cgil, visto che il mio ragazzo è un delegato. Ho avuto fiducia nella Cgil e voglio ora restituirla, voglio che questa fiducia passi anche attraverso il mio lavoro di rappresentante sindacale. Oltre al fatto che è tempo che arrivi una donna a sistemare un po’ di problematiche in azienda”, dice con un altro sorriso.