10 Mar 2025
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Rsu 2025 / Nicoletta Vinci, assistente sociale, candidata Fp Cgil alla Asst Valtellina e Alto Lario

nicoletta vinci

“Votare Fp Cgil significa avere RSU più forti per far fronte alle nuove sfide contrattuali”

Nome e cognome:

Mi presento, sono Nicoletta Vinci.

Profilo professionale e lavoro presso:

Sono assistente sociale e lavoro presso l’Asst Valtellina e Alto Lario dal 1993.

Qual è il motivo che più ti rende orgogliosa del tuo lavoro?
Sono orgogliosa del mio lavoro perché mi ha permesso di incrociare le storie di vita delle persone, mi ha permesso di instaurare relazioni significative con colleghe e colleghi e mi ha insegnato il valore della giustizia e della difesa dei diritti delle persone (compresi i lavoratori).

Invece quali sono le principali criticità?
Le principali criticità sono legate inevitabilmente al sistema e alla crisi del sistema sanitario regionale che mette a “dura prova” la tenuta delle lavoratrici e dei lavoratori, in difficoltà nel dare risposte adeguate ai bisogni sempre più complessi dei cittadini.

Perché ti candidi con la Fp Cgil e perché votare Fp Cgil?
Ho scelto da tempo la Fp Cgil perché rispecchia il mio pensiero ideologico, perché crede fortemente nella difesa dei diritti delle persone e in un sistema “equo e giusto” che rimanga in capo allo Stato, unico garante dei livelli essenziali di assistenza, indipendentemente dal ceto sociale di appartenenza.

Votare Fp Cgil significa affidare a persone preparate e motivate la difesa e la tutela della dignità del lavoro, significa avere RSU più forti per far fronte alle nuove sfide contrattuali e significa dare continuità allo spirito di attiva partecipazione alla negoziazione all’interno delle nostre aziende.

Cosa diresti a una collega o a un collega che pensa che votare non serva a nulla?
A chi pensa che andare a votare non serva a nulla, dico che votare significa partecipare, esprimersi e mantenere viva la democrazia che diversamente andrebbe a morire per lasciare il “potere” in mano ai “pochi”. Basti pensare alla voce data al popolo con il referendum, se alla platea, ad esempio, non interessa il reintegro del lavoratore dopo illegittimo licenziamento, men che meno interesserà ai nostri politici o ai nostri superiori (trasferendo il ragionamento alle nostre realtà lavorative).