3 Jul 2024
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Ascoltate il lavoro!

Dall’assemblea nazionale delle delegate e delegati Cgil un decalogo per cambiare, mettendo il lavoro e le persone al centro. Landini: “È il momento di cambiare politiche sbagliate realizzate in questi anni”

14 sett. 2022 – Domenica 25 settembre si vota. E Maurizio Landini, segretario generale Cgil, figlio di un partigiano, fa l’appello all’assemblea delle delegate e delegati, riuniti in Piazza Lucio Dalla oggi a Bologna, per andare a votare.

Un appello rivolto a tutta Italia, perché il voto è “un diritto riconquistato”, figlio della lotta di Liberazione dal nazifascismo.

Un appello che parte da una rivendicazione fatta a prescindere dalle elezioni politiche e che letteralmente insiste così: “Ascoltate il lavoro”.

Votare significa dire la propria, non essere “spettatori ma poter decidere dei cambiamenti”. Altrimenti sono gli altri che decidono anche per te.

La prima regola della democrazia è partecipare quando c’è da votare, per poter decidere” afferma Landini, ricordando da un lato i tanti cambiamenti in corso – dalla pandemia alla crisi climatica, dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica fino alle evoluzioni tecnologiche -, dall’altra l’aumento delle “disuguaglianze e separazioni nel Paese”, dello “sfruttamento e della competizione tra lavoratori”.

La Cgil è un soggetto autonomo dalla politica ma è un soggetto che fa politica avendo in testa la “trasformazione sociale”, di “costruire una nuova società”.

Per questo è in campo con un decalogo che comprende: l’aumento dei salari e la difesa di redditi e pensioni dall’inflazione, una contrattazione più forte e la riforma del fisco; lo stop alla precarietà e la riduzione degli orari di lavoro; più legalità e sicurezza sul lavoro; un nuovo stato sociale su cui investire e innovare davvero – a partire da un piano straordinario di assunzioni pubbliche e di stabilizzazione del personale precario – e diritti di cittadinanza più forti e inclusivi; nuove politiche di sviluppo, in ottica sostenibile, e un intervento pubblico volto anche a superare i divari territoriali.

Un decalogo con cui si vuole “il cambiamento del modello sociale ed economico che si è affermato”.

“Delegate e delegati ci hanno raccontato che se questo Paese è uscito dalla pandemia è perché le lavoratrici e i lavoratori hanno garantito il funzionamento del Paese. Oggi è il momento di fondarlo sul lavoro, di cambiare politiche sbagliate realizzate in questi anni” sottolinea il segretario della Cgil.

Il lavoro e le sue persone vanno rimessi al centro. Per il loro valore, dignità, diritti di cui sono portatori ed erogatori.

Lavoro stabile e dignitoso, democrazia, equità e giustizia sociale, tutela dell’ambiente e sviluppo sostenibile, salute, formazione e scuola, solidarietà e pace. La Cgil ha uno suo programma preciso da ascoltare.

 

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  • Memorandum video – La CGIL dov’era? Al fianco dei lavoratori (da cgil.it) >>>
  • Il racconto dell’assemblea su Collettiva.it >>>