Articolazione dell’orario di lavoro, decentrato, esternalizzazione del post nido sono tre questioni alla ribalta. Ghirotti (Fp Cgil): “Siamo alle porte della privatizzazione dell’intero servizio nido. Agiremo tutte le iniziative possibili per fermarla”
19 lug. 2023 – Le assemblee con le lavoratrici e i lavoratori del Comune di Como, riferisce per la Fp Cgil territoriale Alessandra Ghirotti, sono state molto partecipate.
“Le questioni per cui c’è fermento sono tre. La prima riguarda l’articolazione dell’orario di lavoro, per cui l’Amministrazione vuole passare da 4 a 2 rientri settimanali e noi, unitariamente e con la Rsu, abbiamo chiesto di garantire una flessibilità oraria per una maggiore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. La seconda riguarda il contratto decentrato, per il quale devono ancora partire le trattative. La terza riguarda l’esternalizzazione del post nido. Su questa scelta siamo particolarmente arrabbiati”, racconta la sindacalista.
Perché? “Intanto Il Comune di Como non ha informato né le parti sindacali né le lavoratrici e i lavoratori di affidare alle cooperative sociali il servizio, dalle ore 16.30 alle 18 circa, per le attività educative, ausiliarie (cuoche e addette alle pulizie). Una mossa sbagliata su più fronti – specifica Ghirotti -: con gli appalti non si assicura a bambine e bambini la continuità educativa e, appunto, possono cambiare i soggetti aggiudicatari; i privati hanno scopi lucrativi che possono rappresentare per il Comune un costo maggiore; il personale avrà ripercussioni sul piano dei diritti economici e normativi, con contratti precari e di minor favore. È un’operazione centripeta, siamo alle porte della privatizzazione dell’intero servizio nido – aggiunge –. Agiremo tutte le iniziative possibili per fermarla”.