6 Jul 2024
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Mobilità in sanità / Prosegue, sino a fine gennaio, la raccolta dei questionari della Fp Cgil

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Tramparulo (Fp Cgil Lombardia): “La mobilità in sanità è oramai una chimera, così si impoverisce il pubblico”

19 gen. 2024 – La mobilità in sanità è da sempre un tema centrale del Pubblico Impiego: persone da tutta Italia si spostano, a seguito di concorso, per intraprendere una nuova avventura lavorativa. Spesso si parte da soli, senza l’appoggio e il sostegno della famiglia. E in molte e molti vorrebbero continuare a prestare la loro professionalità avvicinandosi a casa, sfruttando, appunto, l’istituto della mobilità.

Uno strumento che, però, sta diventando sempre meno utilizzabile.

Perché? “I motivi principali sono due: da un lato, l’annoso problema degli organici in sanità, dall’altro un problema di natura logistica riguardante le mobilità a compensazione” spiega Catello Tramparulo, segretario Fp Cgil Lombardia.

Da anni viviamo in sanità pubblica una realtà di organici impoveriti, con un turnover che segna costantemente il segno meno. “Questo – prosegue Tramparulo – anche in virtù delle scelte politiche del Paese, che rendono sempre meno appetibile il servizio pubblico. Non ultima, la scelta di destinare pochissime risorse al futuro rinnovo contrattuale. Per quanto riguarda le mobilità a compensazione, l’assenza di un database centrale che raccolga tutte le domande e le disponibilità rende lo strumento poco incisivo e poco utilizzabile”.

La Fp Cgil ha dunque ritenuto doveroso lanciare una campagna nazionale dedicata al fenomeno. “Riteniamo fondamentale monitorare in maniera approfondita il tema, perché solamente dalla conoscenza approfondita del problema sarà possibile giungere ad una soluzione. Abbiamo perciò predisposto una campagna che permetta alle lavoratrici ed ai lavoratori di raccontarci la propria esperienza attraverso la compilazione di un apposito questionario”.

La campagna è attiva sino a fine gennaio, quando verrà chiusa la possibilità di compilare il questionario (on line o qui allegato e da consegnare alle delegate e delegati di posto di lavoro).

“In un momento storico in cui le spese delle famiglie sono al limite della sostenibilità, in cui lo stress psicofisico per chi lavora in Sanità è alle stelle, riteniamo necessario attivare un sistema di governo della mobilità che permetta alle lavoratrici ed ai lavoratori di poter accedere realmente allo strumento per poter raggiungere un corretto equilibrio tra vita privata e vita lavorativa”, chiude Tramparulo.

(Davide Farano)

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