Fp Cgil: “Le lavoratrici e i lavoratori vanno riconosciuti e valorizzati adeguatamente nella loro attività a servizio degli inquilini dell’edilizia residenziale pubblica. Ci prepariamo all’imminente sciopero”
Milano, 5 febbraio 2024 – Il prossimo 20 febbraio le lavoratrici e i lavoratori con contratto nazionale Federcasa sono chiamati allo sciopero indetto dalle categorie di Cgil Cisl Uil.
In Lombardia, per preparare la giornata di sciopero, le categorie regionali organizzano per domani, 6 febbraio, prima un’assemblea regionale, dalle ore 9.30 alle 11, presso la sala conferenze dell’Aler Milano di viale Romagna 26; poi un presidio, fino alle 12.30, davanti alla stessa sede aziendale.
Al tavolo nazionale, Federcasa ha risposto picche alle richieste sindacali di incrementi economici dignitosi per rinnovare il contratto, contrapponendole alle risorse che vanno messe per manutenere e mettere in sicurezza le case popolari.
“Riteniamo molto gravi i tentativi della parte datoriale di contrapporre le nostre rivendicazioni salariali per le lavoratrici e i lavoratori con i bisogni e le fragilità degli inquilini, perché alimenta una contrapposizione sbagliata e dannosa e denota la mancata consapevolezza di quanto il capitale umano e la sua giusta valorizzazione anche economica siano un fattore determinante nel lavoro in ambito sociale”, dichiara Lucilla Pirovano, segretaria Fp Cgil Milano e componente della delegazione trattante nazionale.
“Unitariamente abbiamo scritto a Regione Lombardia, visto che non solo nomina i presidenti delle Aler ma controlla anche le aziende, dà gli indirizzi in materia di assunzioni di personale e finanzia con proprie risorse la manutenzione e riqualificazione del patrimonio – aggiunge Dino Pusceddu, segretario Fp Cgil Lombardia –. Se le Aler sono in situazione critica, allora Regione si assuma la responsabilità di valorizzarne dal punto di vista economico i dipendenti e si faccia garante del rinnovo contrattuale. I problemi dell’edilizia residenziale pubblica sono tanti e le lavoratrici e i lavoratori sono parte della soluzione, non certo il problema. L’assemblea regionale del 6 febbraio – prosegue – e quelle che delegate e delegati stanno organizzando nelle singole Aler sono momenti importanti per rafforzare la consapevolezza dei propri diritti motivando alla lotta”.