3 Dec 2025
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Cooperazione Sociale / Firmato il contratto integrativo a Mantova

cit 2025 coopsoc mn

Tomasini (Fp Cgil): “Soddisfazione concreta. Per 5.500 addette e addetti arriva un accordo che stabilizza la Banca Ore, rafforza il controllo sulle cooperative e introduce una tutela sullo studio che in Lombardia non aveva precedenti”

3 dic. 2025 – A Mantova è stato firmato da Fp Cgil, Cisl, Uil e dalle Centrali Cooperative il nuovo contratto integrativo territoriale della cooperazione sociale. Il testo aggiorna il primo impianto nato in provincia nel 2021, valido tre anni e poi prorogato fino al 31 dicembre 2025. Questo nuovo integrativo porta più ordine in un settore che negli anni ha cambiato passo: avere una cornice provinciale significa regole chiare e accordi di miglior favore in un comparto che ha dato molto e continua a farlo. L’accordo coinvolge 5.500 persone tra lavoratrici (oltre il 90%) e lavoratori.

Magda Tomasini, segretaria della Fp Cgil Mantova, ha seguito la trattativa insieme alla funzionaria Najoua Chahramane.

Quali sono i punti qualificanti dell’accordo?

“I punti centrali sono tre. La stabilizzazione definitiva della Banca Ore, che supera la fase sperimentale e chiude l’eccezione per le cooperative di tipo B, quelle che hanno l’obbligo di inserire persone svantaggiate nella propria forza lavoro. Il rafforzamento del monitoraggio attraverso il Comitato Misto Paritetico Provinciale, che potrà richiedere in ogni momento i saldi della Banca Ore e che vede rafforzato lo stesso proprio ruolo di luogo di confronto e interpretazione del contratto integrativo. Infine, l’inserimento dei tirocini obbligatori nelle 150 ore di permesso studio: una prima assoluta in Lombardia”, risponde Tomasini.

Cosa cambia nella gestione quotidiana della Banca Ore?

“Lo smaltimento potrà essere richiesto dal dipendente o programmato dalla cooperativa con tempistiche congrue e potrà avvenire a giornata intera o, per lavoratrici e lavoratori con servizi diversamente articolati, in moduli da massimo 4 ore. Per i rimborsi chilometrici resta la tariffa base di 0,30 euro a chilometro, mentre quella maggiorata a 0,35 euro a chilometro ora ammette anche la Minikasko”.

Sul versante della trasparenza per le cooperative cosa cambia?

“Il Comitato Misto Paritetico Provinciale avrà strumenti reali di controllo. Non si aspetteranno più verifiche semestrali: le parti firmatarie potranno chiedere verifiche in qualsiasi momento. È un cambio di passo”.

Ci sono novità anche per lo smart working?

“Sì. Si usano esclusivamente dispositivi aziendali. È previsto inoltre un sistema di monitoraggio su adesioni, orari, diritto alla disconnessione e sicurezza. Nel contratto del 2022 questo impianto non esisteva”.

Perché la tutela sul diritto allo studio è così innovativa?

“Perché riconosce il valore reale dei percorsi formativi. Le 150 ore adesso includono anche i tirocini obbligatori necessari per ottenere un titolo di studio. Anche le 100 ore dell’articolo 70 diventano utilizzabili per tirocini legati a percorsi di riqualificazione”.

Quali sono gli altri elementi rilevanti del nuovo integrativo?

“Il testo introduce norme aggiornate su precettazione e contingenti nei giorni di sciopero, sull’obbligo d’uso dei dispositivi aziendali per il lavoro agile, sui tempi di vestizione. Viene confermato il Premio Territoriale di Risultato e chiarite le procedure nei cambi di appalto”.

Una valutazione politica complessiva?

“La soddisfazione è concreta. Il rinnovo si inserisce nel percorso aperto dal nuovo contratto nazionale delle cooperative sociali e rafforza le condizioni sul territorio, con l’obiettivo di garantire continuità e qualità nei servizi, tutelare le lavoratrici e i lavoratori e rendere più omogenee e trasparenti le pratiche gestionali. L’innovazione sui tirocini è significativa. Importante anche il tema della sicurezza: la revisione 2025 rafforza l’adempimento sull’elezione dei rappresentanti per la sicurezza (Rls) introducendo un vademecum vincolante, che rende la norma più strutturale e duratura. Il testo sarà depositato all’Ispettorato del Lavoro e inviato alle cooperative per entrare in vigore il 1° gennaio 2026. Resta però aperta la questione salariale, che va affrontata su un piano più ampio: il lavoro sociale continua a poggiare su retribuzioni che non rispecchiano il peso e la complessità delle attività svolte. Le tutele crescono, ma per sostenere davvero il settore servono scelte politiche e investimenti pubblici più solidi”, chiude la segretaria Fp Cgil Mantova.