25 Apr 2024
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Inps Bergamo / Aperti come e per quanto?

La carenza degli organici è preoccupante. La denuncia della Cgil e della Fp Cgil di Bergamo che, con il segretario Chiummo, afferma: “Hanno ragione le nostre delegate: già adesso ci sono difficoltà e alla luce di quanto sta emergendo sarà impossibile garantire servizi di qualità”

12 apr. 2023 – “Le nostre Rsu dell’Inps, tre delegate, ci hanno espresso tutta la loro preoccupazione per la tenuta dei servizi a cittadini, imprese e patronati. Senza lavoratrici e lavoratori a sufficienza, sarà dura mandare avanti le tante attività e pratiche, dalle pensioni e dall’assegno unico agli ammortizzatori sociali e bonus vari”. Leopoldo Chiummo, segretario della Fp Cgil Bergamo, sulla base della segnalazione portata avanti anche dal confederale Marcello Gibellini, presidente del Comitato Provinciale dell’Istituto previdenziale bergamasco, rilancia l’allerta sulla carenza di organici che, già significativa ora, ha prospettive in peggioramento.

Quindici anni fa, tra Inps e Inpdap (l’ente previdenziale dei dipendenti pubblici, nel 2012 confluito nel primo), le lavoratrici e i lavoratori erano circa 600, oggi sono più che dimezzati, 270. “Tra mobilità nazionale e regionale, e pensionamenti, già in questo 2023 si prevede una fuoriuscita di circa 68 persone, che potrebbero aumentare nel biennio attraverso il collocamento a riposo con quota 103.

Ma nuove assunzioni? “Con l’ultimo concorso erano previsti 71 nuovi ingressi ma, da quanto ne sappiamo, all’Inps di Bergamo potrebbero arrivare solo 38 lavoratrici e lavoratori. E di queste persone non si sa quante si fermeranno qui o decideranno di trasferirsi altrove – risponde Chiummo -. Hanno ragione le nostre delegate: già adesso ci sono difficoltà e alla luce di quanto sta emergendo sarà impossibile garantire servizi di qualità. Oltre tutto, dispiace che, in tal modo, venga vanificato l’impegno dei dipendenti dell’istituto che cercano con impegno e fatica di gestire il più possibile la situazione”.

Cosa può fare il sindacato in merito? “Intanto, continuiamo a rivendicare le assunzioni necessarie. Il Presidente Pasquale Tridico ha dichiarato che il personale dell’Inps non è in calo, e allora significa che occorre riaggiornare la mappatura degli organici in relazione anche ai fabbisogni territoriali. Per quanto concerne, invece, le leve motivazionali per fare restare in loco il personale neo assunto, un tema grande come una casa è, appunto, la casa: l’Inps dispone di un grande patrimonio immobiliare e si potrebbe pensare ad affitti calmierati. Rafforzare i servizi pubblici è un bene per tutta la popolazione, diversamente si arriverà a limitare le prestazioni, se non a stopparle, e sarà un danno. Anche per questo – aggiunge il segretario Fp Cgil – valuteremo tutte le azioni da intraprendere a salvaguardia dell’Istituto”.