Fp Cgil: Urgono assunzioni ma anche rispetto e tutele per la professione svolta
Milano, 2 dicembre 2021 – Assunzioni, assunzioni, assunzioni. Questo rivendichiamo, come Fp Cgil Lombardia, di fronte alla gravissima carenza di personale tra i Vigili del Fuoco, su tutti i comandi della nostra regione.
“Mancano amministrativi, per cui si tolgono Vigili operativi dai dispositivi di soccorso per dirottarli negli uffici, e abbiamo carenze croniche di autisti, al punto da non riuscire a volte a mandare fuori dai comandi le squadre di soccorso. Da un lato, con il passaggio di qualifica, molti autisti sono diventati capisquadra, dall’altro i neo assunti arrivano senza la patente, nonostante il concorso pubblico con posti riservati a livello nazionale. Non solo gli autisti non hanno incentivi rispetto agli altri Vigili del Fuoco ma se dovessero incorrere in un incidente grave non hanno la tutela legale e devono pagare di tasca propria l’avvocato” denuncia Michele Giacalone, coordinatore regionale Fp Cgil Lombardia.
I nuovi ingressi messi di recente a disposizione tramite gli uffici territoriali di collocamento non bastano a coprire tutto il personale operativo tolto dal soccorso.
In queste condizioni, il lavoro straordinario è diventato ordinario e nei distaccamenti le squadre di soccorso escono a forze ridotte, 4 Vigili invece che i 5-6 regolamentari. I carichi di lavoro sono pesanti, le ore di straordinario assegnate insufficienti per i rientri di personale qualificato e di autisti in turno libero, lo stress sale e la serenità del personale viene sempre meno. Le malattie professionali incombono inarrestabili, insieme all’età che avanza.
“Per tutta risposta l’Amministrazione centrale propone la reperibilità per gli operativi. È inaccettabile! È come continuare a tirare da una parte all’altra una coperta senza rendersi conto che ormai è ridotta a un piccolo straccetto. Senza pensare che così di fatto si bloccano le assunzioni di giovani – dichiara Giacalone -. I Vigili del Fuoco si aspettano una riduzione dell’età pensionabile, considerato che essere messi nel soccorso tecnico urgente a 59-60 anni presenta le sue criticità – aggiunge –, ma è anche necessario che ci vengano riconosciute le malattie professionali. Tra di noi c’è un’alta percentuale di colleghi che si è ammalata di malattia tumorale che non viene riconosciuta come malattia professionale”.
“Paradossale e decisamente molto grave che, nonostante i Vigili del Fuoco siano il Corpo più amato dagli italiani, a fronte del lavoro pericoloso e duro che svolgono, 365 giorni all’anno, giorno e notte, nelle situazioni più diverse, non siano nel numero adeguato e più sicuro per loro e per la popolazione. Idem per quanto riguarda la mancanza di una assicurazione Inail per gli infortuni sul lavoro e il riconoscimento delle malattie professionali. Chiediamo assunzioni, rispetto e tutele – ribadisce il coordinatore regionale -. In Lombardia mancano, da pianta organica, 553 operativi fra direttivi, ispettori, capi squadra, capi Reparto e vigili, e 170 amministrativi fra direttivi logistico gestionali, ispettori logistico gestionali, ispettori informatici, operatori e assistenti. Non si può pensare di risparmiare sulle spalle dei Vigili del Fuoco che svolgono con passione ed estrema professionalità un servizio indispensabile per l’intera collettività”.