22 Nov 2024
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Sicurezza e Difesa / Il 31 luglio mobilitazione per il contratto e per i diritti!

fp cgil polizia-penitenziaria-striscione-manifestazione

Nell’ambito della mobilitazione nazionale, anche in Lombardia Cgil, Fp e Silp regionali scendono in piazza per un rinnovo contrattuale dignitoso. Lo Presti e Pusceddu (Fp Cgil): “Per quanto riguarda la nostra categoria, le donne e gli uomini in divisa sono quelli della Polizia Penitenziaria, che stanno vivendo un momento decisamente critico: le condizioni di lavoro, nelle carceri sovraffollate e con la carenza di personale, sono estremamente difficili. Le persone in carcere stanno male, dentro e fuori le sbarre”

Volantino presidio-sicurezza-difesa-31luglio2426 lug. 2024 – “Per un Paese più sicuro serve una vera lotta alla criminalità organizzata e non nuovi reati, pene più severe o reprimere il dissenso”. Così il volantino della Cgil, con la Funzione Pubblica e il Silp, il Sindacato dei lavoratori e delle lavoratrici della Polizia, che per mercoledì 31 luglio hanno organizzato una mobilitazione nazionale articolata a livello territoriale. In Lombardia, il presidio, dalle ore 10, sarà a Milano in Largo XI Settembre, con la partecipazione del segretario generale Cgil Lombardia Alessandro Pagano.

Le lavoratrici e i lavoratori del comparto Sicurezza e Difesa rivendicano un rinnovo contrattuale dignitoso e dignitose condizioni di lavoro. Per quanto riguarda la nostra categoria, le donne e gli uomini in divisa sono quelli della Polizia Penitenziaria, che stanno vivendo un momento decisamente critico: le condizioni di lavoro, nelle carceri sovraffollate e con la carenza di personale, sono estremamente difficili – spiegano Calogero Lo Presti, coordinatore regionale, e Dino Pusceddu, segretario della Fp Cgil Lombardia –. Le persone in carcere stanno male, dentro e fuori le sbarre, come drammaticamente testimoniano i numerosi suicidi. Il Governo deve prendere provvedimenti urgenti e seri, invece che portare all’esasperazione le misure restrittive, aggravando la situazione di questi luoghi che per Costituzione dovrebbero portare da un lato, a un percorso volto al reinserimento sociale, dall’altro, quello di chi ci lavora, a vivere la propria professione con decoro e sapendo che la propria salute e incolumità sono salvaguardate – continuano i due sindacalisti -. Vedere invece tanta disattenzione ci indigna e per questo scendiamo in piazza”.

Cosa rivendicate?
“Il Governo continua a mostrare un totale immobilismo, salvo che a parole, nel rinnovo del contratto delle lavoratrici e dei lavoratori della Sicurezza e della Difesa, nonostante le proteste di noi Cgil – rispondono Lo Presti e Pusceddu -.  Chiediamo, appunto, un rinnovo contrattuale che permetta di far fronte al carovita e di rafforzare i diritti; ribadiamo un piano straordinario di assunzioni per migliorare le condizioni di lavoro e le funzioni svolte, oltre che a tutela della tenuta psicofisica delle donne e degli uomini in divisa; la garanzia di una pensione dignitosa e supportata anche dalla previdenza complementare. Basta con i proclami e le promesse – incalzano -. Le lavoratrici e i lavoratori chiedono rispetto e risposte concrete!”.