23 Nov 2024
HomePubblicazioneRsu Igiene Ambientale / Angelo Esposito e un lavoro che espone

Rsu Igiene Ambientale / Angelo Esposito e un lavoro che espone

Angelo Esposito

“Il nostro non è un lavoro per tutti, è usurante. I giovani poi, assunti dalle agenzie interinali, con paghe basse, scelgono di non restare. Restano gli over 50 e l’età non gioca a loro favore”, sostiene il lavoratore della Econord di Sesto Calende

15 ott. 2024 – Angelo Esposito, 49 anni, lavora per la Econord, al centro di servizio di Sesto Calende, insieme a un’ottantina di colleghi.

Da 21 anni è addetto alla raccolta rifiuti del comune sestese e, a rotazione, dei comuni dell’hinterland di Varese.

“Con il mio furgoncino, parto e rientro da solo. Mi piace. Come mi piace il fatto di poter organizzare in autonomia la mia giornata, nel rispetto dei compiti e degli obiettivi che mi vengono assegnati. Questo mi rende tranquillo”, afferma.

Dopo le gioie, quali sono i dolori?

“Il nostro è un lavoro che mette a dura prova. Noi lavoriamo sempre, sotto il sole, la pioggia, il vento, la neve, con il caldo e con il freddo. Ad esempio, io ora ho la polmonite, sono stato in ospedale nei giorni scorsi – racconta al telefono, in malattia -. Siamo sempre in giro, anche con mezzi pesanti, nel traffico anche per 7 ore, e a volte fino a 12. Purtroppo gli incidenti stradali succedono anche a noi. Carichiamo e scarichiamo ogni giorno quintali e quintali di rifiuti. Alla fine il fisico si usura e qualche cosa, prima o poi, a partire dalle articolazioni, salta fuori: male alle ginocchia, alle anche, alla schiena, alle braccia, e così via”.

Ma i carichi di lavoro sono pesanti anche per carenza di personale?

“Oltre al periodo estivo, quando, con le ferie, ci ritroviamo comunque in meno a lavorare, una criticità à data dalle assunzioni attraverso le agenzie interinali – risponde Esposito -. Un tempo ti assumeva direttamente l’azienda, ora non più e le paghe sono scese, è stato introdotto nel contratto nazionale il livello j su cui si specula a danno dei lavoratori. Per questo i giovani sono rari e comunque non restano: una volta viste le condizioni e le prospettive, scelgono altri lavori. Restano e arrivano, invece, i padri di famiglia, over 50, uomini che hanno perso il posto di lavoro e, piuttosto che niente, per 1300 euro al mese si alzano alle 4 di mattina. Ma, appunto, l’età non gioca a loro favore rispetto a un lavoro che non è per tutti quando gli acciacchi si fanno sentire”.

Sei delegato Fp Cgil e ti ricandidi alle elezioni Rsu del 3 e 4 dicembre prossimi.

“Sì, credo nel sindacato e nella forza del quadrato rosso. Voglio dare sostegno e informazione ai lavoratori, quando magari hanno anche delle paure e non si vogliono esporre. Siccome ho vissuto questa situazione sulla mia pelle e poi l’ho elaborata anche grazie alla Cgil, mi sento di impegnarmi e intervenire per contrastare le eventuali prepotenze della parte datoriale. Voglio che i lavoratori abbiano i propri diritti, nulla di più e nulla di meno”, conclude.