18 Jun 2025
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Soccorrere, ma a che prezzo

ambulanza e operatore

Rinnovata la convenzione Areu, in vigore dal 1° luglio prossimo. Guarneri (Fp Cgil Lombardia): “Il sistema premiante va riformulato integralmente. Lavorare fuori orario non è un favore. È una scelta di responsabilità. E la responsabilità si riconosce”

18 giu. 2025 – Dal prossimo 1° luglio sarà in vigore la nuova convenzione tra l’Agenzia regionale emergenza-urgenza (Areu), le Aziende socio sanitarie territoriali (Asst) e gli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (Irccs)  per il soccorso sanitario extraospedaliero.

Un accordo di cinque anni, dal 2025 al 2029, che disciplina attività cruciali come il trasporto in ambulanza, la gestione delle maxi emergenze, il rapporto con le centrali operative.

Cosa prevede per il personale coinvolto?

“La convenzione assegna 50 euro lordi omnicomprensivi per un’ora di lavoro in più al personale infermieristico e 20 euro lordi omnicomprensivi per operatori e assistenti tecnici, con l’obiettivo di arrivare a una tariffa unica regionale per le prestazioni fuori orario – risponde Isa Guarneri, segretaria Fp Cgil Lombardia -. Questi compensi non ci soddisfano”.

Perché?

“Il sistema premiante va riformulato integralmente, assegnando un decoroso riconoscimento professionale, il corretto inquadramento contrattuale e una vera valorizzazione delle competenze. Lavorare fuori orario non è un favore. È una scelta di responsabilità. E la responsabilità si riconosce. Non si paga al ribasso. Areu ha anche annunciato modifiche nell’assetto – aggiunge Guarneri -. Ma ogni riorganizzazione che riguarda il sistema dell’emergenza deve passare anche da un confronto con chi rappresenta chi ci lavora dentro”.

Quali rischi vedi in questo modello?
“Che diventi la normalità: coprire i buchi a suon di straordinari, contare sul volontariato in eterno. Il sistema regge perché c’è chi si fa carico di tutto, anche senza tutele. Ma così si scarica l’intero peso dell’emergenza urgenza sulle spalle di lavoratrici e lavoratori già stanchi. E questo non è nemmeno un valore aggiunto per dare garanzie a cittadine e cittadini. Non basta una tariffa oraria per dare solidità al servizio, ci vuole una visione strutturale e che guardi lontano”.