20 Apr 2024
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Coronavirus, Cgil Cisl Uil Lombardia: fornire i dispositivi di protezione agli operatori dei servizi socio assistenziali

La distribuzione non è adeguatamente garantita, sollecitiamo un maggiore coordinamento tra Regione, enti locali e gestori

Occorre garantire agli operatori impegnati nei servizi sociosanitari, assistenziali ed educativi (rivolti a disabili, anziani, minori, persone con problemi di salute mentale e dipendenze, migranti, senza dimora) la massima tutela della  salute. Lo chiedono Cgil, Cisl e Uil Lombardia in una lettera inviata al Presidente Anci Lombardia, Mauro Guerra, agli assessori regionali competenti, Giulio Gallera, Silvia Piani, Stefano Bolognini, e alla portavoce del Forum del Terzo Settore, Valeria Negrini. 

“A seguito dei decreti del 9 e 17 marzo le attività a carattere socio-assistenziale, socio-educativo, polifunzionale, socio-occupazionale, sanitario e socio-sanitario devono essere riorganizzate e possono essere svolte anche a domicilio, nei casi di persone con fragilità e grave necessità  – spiegano i sindacati -. Per assicurare agli operatori impegnati in queste attività la necessaria tranquillità e sicurezza è assolutamente necessario garantire loro, così come alle persone e alle famiglie a cui si rivolgono, la fondamentale tutela sanitaria, per salvaguardare la propria salute e nel contempo quella degli assistiti”.

E’ quindi indispensabile che “i responsabili degli enti gestori si adoperino per organizzare l’attività domiciliare con la massima tutela possibile degli operatori – scrivono Cgil, Cisl e Uil nella lettera -, anche con l’attivazione della sorveglianza sanitaria sugli stessi. Non potendo, in molti casi per ragioni pratiche, garantire il distanziamento previsto dai protocolli sanitari, assicurare agli operatori almeno i dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti e liquido detergente secondo quanto indicato da Oms) cosi come peraltro previsto dall’accordo del 14 marzo 2020”.

I sindacati rilevano infatti, con grande preoccupazione, che la distribuzione dei dispositivi di protezione individuale non è adeguatamente garantita a protezione degli operatori e quindi delle persone assistite.

“Sollecitiamo un maggior coordinamento tra Regione, Enti locali e Enti gestori  – concludono Cgil, Cisl e Uil Lombardia – al fine di assicurare agli operatori impegnati nei servizi sociali, socio-sanitari assistenziali, educativi i fondamentali dispositivi di prestazione individuale”.

fonte: https://www.cgil.lombardia.it