20 Apr 2024
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Assistenti educatori scolastici / Prorogare il Fis Covid almeno fino al 31 marzo

La richiesta da parte dei sindacati bergamaschi. Nordli (Fp Cgil): Sul valore a prescindere da riconoscere a queste professionalità di cura e assistenza bisogna riflettere quanto prima. Il segretario Fp Cgil Lombardia Creston: anche al tavolo regionale con le Centrali cooperative abbiamo manifestato la nostra preoccupazione, il Fis Covid va prorogato

25 gen. 2022 – Il fondo di integrazione salariale (Fis) legato al Covid è terminato con il 2021 e tra le categorie di lavoratori che rischiano di più per l’assenza di questo ammortizzatore sociale ‘dedicato’, visto che la pandemia invece continua, rientrano gli assistenti educatori scolastici.

Nella provincia di Bergamo sono circa in 1500 e per loro i sindacati stanno chiedendo una proroga del Fis Covid. “Queste lavoratrici e lavoratori sono assunti dalle cooperative sociali e lavorano nelle scuole pubbliche a sostegno delle alunne e alunni più fragili, portatori di disabilità, o di quelli con più difficoltà. Il loro è un lavoro in appalto dunque, retribuito in genere solo se l’allievo è presente in classe. Così i tagli in busta paga sono certi e le 13 settimane annue coperte attivando il Fis ordinario potrebbero non bastare da qui alla chiusura scolastica di giugno” spiega Ingalill Nordli della Fp Cgil.

Una situazione simile era già stata denunciata nel 2020, seguita, a inizio 2021, da una petizione online che aveva raccolto oltre 1900 firme.

“Una riflessione più ampia sull’importanza e la valorizzazione del ruolo di queste professionalità di cura e assistenza, legate a doppio filo alla salute degli alunni, va fatta, a prescindere, quanto prima. Nel frattempo – ribadisce la sindacalista della Fp Cgil bergamasca -, come già si sta facendo per altri settori merceologici chiediamo che il Fis Covid sia prorogato per gli assistenti educatori scolastici almeno fino al 31 marzo, allo scadere dello stato di emergenza. Per loro e per quelli negli asili nido, sempre dipendenti dalle cooperative e con le stesse difficoltà. È ancora una fase di contagi, le quarantene, la didattica a distanza percorribile non da tutti gli studenti fragili, le malattie, la riduzione o sospensione dei servizi di sorveglianza delle mense, significano blocco del lavoro e meno stipendio per queste operatrici e operatori che – precisa Nordli – stanno usando ferie e banca ore per tamponare un po’”.

Proprio ieri, su questo tema, c’è stato un confronto regionale. “Abbiamo incontrato le Centrali cooperative e anche in questa sede abbiamo manifestato grande preoccupazione per la mancata reiterazione di un provvedimento di proroga che darebbe un importante supporto alle lavoratrici e ai lavoratori” racconta Gilberto Creston, segretario Fp Cgil Lombardia.