“A volte mi domando come è possibile, dopo quello che abbiamo vissuto noi, dopo tutte le nostre speranze che quello che avevamo passato potesse servire di lezione e di ammonimento per il mondo, che sia successo quello che è successo in Cambogia, in Rwanda, in Bosnia, quello che può succedere in mille altri posti. Quanti eccidi, quanti massacri sono stati compiuti nell’indifferenza del mondo, nella disinformazione generale?
È l’indifferenza il primo nemico da combattere.
Alla fine della guerra speravamo di incamminarci verso un mondo migliore, speravamo che le nostre sofferenze avrebbero insegnato un maggior rispetto per la vita e per la dignità dell’uomo.
Invece abbiamo assistito con sgomento a tutte le tragedie avvenute in questi ultimi cinquant’anni.
Difficile a questo punto non chiedersi se la nostra non fosse solo un’illusione. Non posso certo dire di essere tranquilla per il futuro”.
Goti Bauer, testimone della Shoah
(dal libro di Daniela Padoan, Come una rana d’inverno, Bompiani)